Che la cucina siciliana sia una delle più apprezzate, è ormai fuori di dubbio. La tradizione gastronomica dell’isola supera ogni confine, riuscendo a portare gusto ed eccellenze anche al di fuori dei confini della Trinacria. Non stupisce, dunque, che uno dei ristoranti scelti da Forbes tra le 100 Eccellenze Italiane del 2021 si trovi a Monza, ma parli sicilianissimo. A partire dal nome. Il ristorante “Il Moro“, creato dalla famiglia dei fratelli Butticè, propone dal 1996 una cucina gourmet di chiama vocazione sicula. «Un’atmosfera elegante e contemporanea da Grandes Tables e un forte gusto per l’estetica – spiega Forbes -: il ristorante è stato realizzato dagli architetti che hanno progettato gli showroom di Armani e Ducati. Alle pareti, esposizioni di quadri di artisti minori del territorio brianzolo. In carta, una commistione tra Sicilia e Lombardia».
Un matrimonio ben riuscito, dunque, che passa dalle eccellenze del territorio siciliano. Secondo Forbes, infatti, non bisogna perdersi “Viaggio in Sicilia“. Si tratta di un menu da otto portate, che racconta l’essenza della territorialità e crea un connubio tra i prodotti con cui i fratelli Butticè sono cresciuti. Dalla mandorla agrigentina alle prugne nere di Sicilia, dal pomodoro alla carrettiera al suino dei Nebrodi, si arriva poi alla scoperta dei piccoli produttori che hanno iniziato a coltivare mango e curcuma nella Trinacria. In questo ristorante il pane viene fatto due volte al giorno in casa, usando solo antichi grani siciliani che necessitano 36 ore di lievitazione con la tecnica del lievito madre. La carta dei vini racconta i terroir siculo e lombardo, con una ricerca verso tante piccole realtà. Buon sangue (siculo) non mente. Il punto forte, che è valso un posto tra le 100 Eccellenze Italiane del 2021 di Forbes, è “un’accoglienza calorosa e familiare, cui si abbina una cucina gourmet di livello. Al ristorante Il Moro si mescolano tanti piccoli produttori che la famiglia Butticé ha conosciuto e apprezzato negli anni”. Foto: Pagina Facebook Ristorante Il Moro.