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Il Verein Düsseldorf Palermo e.V. festeggia i suoi undici anni di attività con una mostra collettiva intitolata “ELF – Le mostre di Düsseldorf”, che celebra il percorso intrapreso e getta uno sguardo alle nuove direzioni dell’arte contemporanea. L’esposizione, inaugurata il 26 ottobre presso l’Haus der Kunst dei Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo, resterà aperta fino al 7 dicembre 2024, e riunisce opere di undici artisti che hanno partecipato alle residenze del Verein. Questa rassegna testimonia il legame profondo tra Palermo e Düsseldorf, due città gemellate dal 2015, che promuovono l’arte contemporanea e la collaborazione culturale.

Gli artisti in mostra

Tra i partecipanti troviamo Dimitri Agnello, Stefania Artusi, Giuseppe Borgia, Stefano Cumia, Francesco De Grandi, Daniele Franzella, Adriano La Licata, Gabriele Massaro, Francesca Polizzi, Francesco Romano e Giulia Sofi, ciascuno dei quali porta un contributo originale all’esposizione. Questi undici artisti, provenienti da vari settori delle arti visive, hanno contribuito a costruire un ponte artistico tra la Sicilia e la Renania attraverso linguaggi visivi e tecniche sperimentali. La mostra si concentra su temi che spaziano dal trompe-l’œil di Francesco De Grandi, alla ricerca scultorea di Daniele Franzella fino alla sperimentazione sonora di Giulia Sofi.

Il legame tra Palermo e Düsseldorf: un gemellaggio culturale

Fondato con l’obiettivo di promuovere scambi culturali, il Verein Düsseldorf Palermo ha sostenuto il dialogo artistico tra le due città, coinvolgendo non solo gli artisti ma anche istituzioni pubbliche e private. Sin dalla sua nascita, il Verein ha collaborato con musei, fondazioni e istituzioni, come il Museo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, Palazzo Belmonte Riso. Alcuni artisti presenti nella mostra sono stati selezionati grazie a giurie esterne, come Stefania Artusi, Francesco Romano e Stefano Cumia, che hanno esposto le loro opere proprio in collaborazione con il Riso .

Il richiamo a Fritz Lang: un omaggio cinematografico

Il titolo della mostra trae ispirazione dal film del 1931 di Fritz Lang, “M. – eine Stadt sucht einen Mörder” (in italiano “M. il mostro di Düsseldorf”), che introduce un parallelismo tra arte visiva e cinema espressionista. Il film, ambientato a Berlino e non a Düsseldorf come suggerisce il titolo italiano, ha erroneamente legato la città renana a crimini fittizi, creando una sovrapposizione tra il capolavoro di Lang e fatti di cronaca del tempo. Questa sovrainterpretazione è stata il punto di partenza per i curatori della mostra, che hanno voluto creare un collegamento tra le diverse “posizioni artistiche” e l’idea di dislocazione immaginaria e reale.

Un percorso artistico tra sperimentazione e ricerca

La mostra ELF rappresenta un viaggio artistico tra sperimentazione e ricerca. Opere come quelle di Daniele Franzella, con la sua visione scultorea ucronica, e quelle di Francesca Polizzi, con la sua esplorazione tecnica del materiale della lana, testimoniano l’importanza del lavoro svolto in questi anni dal Verein. Gli artisti si sono confrontati con diverse esperienze artistiche e tecniche, arricchendo il panorama dell’arte contemporanea sia a Palermo che a Düsseldorf.