Un altro bizzarro caso ha fatto il giro del web in questi giorni. Un episodio che riguarda un antico ristorante l’osteria “da Luca” che si trova a piazza San Marco, la piazza già famosa di Venezia e in generale tra le più famose e prestigiose d’Italia. Come è noto Venezia è costantemente invasa da turisti provenienti da tutto il mondo e proprio quattro di loro sono rimasti vittime di un episodio che ha coinvolto anche il ristorante in questione. In pratica quattro cinesi si sono recati per pranzo all’Osteria “da Luca” dove per quattro bistecche e una frittura mista, vino e servizio hanno pagato un conto salatissimo: ben 1140 euro. Un vero e proprio scandalo che i ragazzi hanno condiviso in rete, dopo aver denunciato il ristorante, e che ha subito fatto il giro del mondo. Persino l'emittente statunitense Cnn ha invitato i suoi spettatori a scegliere altre mete, inserendo proprio Venezia tra le 12 destinazioni da evitare per il 2018. L’episodio è diventato internazionale e proprio per questo il sindaco Luigi Brugnaro ha cercato di correre ai ripari, spronando la polizia locale, ma anche le autorità sanitarie dell'Ulss 3 Serenissima, a compiere un rapido accertamento per capire come stanno le cose. Il risultato non è tardato ad arrivare e sono scattate le prime sanzioni per l'Osteria "da Luca”. Da quanto riporta il quotidiano Il Gazzettino, proprio il Sian avrebbe trovato diverse irregolarità strutturali a proposito dei locali della cucina, la superficie adibita a somministrazione e l'attuazione del protocollo Haccp, valido a livello europeo e volto a prevenire le possibili contaminazioni degli alimenti. In totale, si tratta di circa 9mila euro di verbali ai quali si aggiungono i circa 5mila elevati dal Nas. Anche la polizia locale avrebbe rilevato irregolarità amministrative ed è possibile che nei prossimi giorni vengano notificate altre multe al ristorante che nelle ultime ore è stato passato al setaccio. Per non parlare del fatto che del conto salato è rimasta solo la fotocopia della "strisciata" della carta di credito: l’osteria, infatti, per non far notare un conto fuori da ogni immaginazione, non ha nemmeno emesso lo scontrino fiscale.Tantissimi veneziani hanno commentato l’accaduto sottolineando come ci siano realtà lontane da questa che tengono ad offrire un servizio alto, ma con prezzi ragionevoli. Dopo la denuncia degli studenti giapponesi l’Osteria "da Luca" non è neppure l'unica ad essere finita nell'occhio del ciclone: altri accertamenti sono infatti scattati in un altro ristorante veneziano, dove tre turiste, sempre giapponesi, hanno segnalato di aver pagato lo scorso 5 dicembre, per due pastasciutte e un secondo da dividere, un conto di circa 350 euro.
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