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Ha cercato di uccidere la nipotina di sole 11 settimane avvelenando il latte con alcune compresse di Excedrin (un farmaco molto simile all'Oki). La 19enne Sarai Rodriguez-Miranda ha ammesso le proprie colpe e sarà presto condannata per tentato omicidio, rischiando fino a 25 anni di carcere. Dietro il folle piano ci sarebbe la decisione del fratello e della sua fidanzata di trasferirsi nella casa in cui viveva con la madre. Quando la coppia ha deciso di prolungare la loro permanenza, sarebbe andata su tutte le furie.

A intuire cosa avesse architettato è stata proprio la madre, nonna della bimba, che ha letto alcuni messaggi tra la figlia e il compagno: "Userò queste pillole, voglio uccidere la loro bambina. Non sospettano nulla", avrebbe scritto. Al ragazzo ha inoltre inviato la foto di un mortaio e un pestello, chiedendo quanti milligrammi fossero necessari per uccidere una bimba. Per fortuna la nonna è riuscita a leggere i messaggi in tempo e ha trovato in frigo uno dei biberon, contenente latte materno, con uno strano alone sul fondo.

Immediatamente ha portato la nipotina in ospedale: la bimba non aveva preso il latte, quindi non correva ancora pericoli. Nel biberon c'era l'equivalente di nove compresse di Excedrin, che potrebbero stroncare un adulro. Quando Sarah si è accorta che la bimba non manifestava sintomi, ha scritto al suo ragazzo: "Quella stupida bambina non è morta. Perché? Spero che muoia".

La giovane è fuggita in Michigan, ma è stata arrestata dopo otto mesi. Ha provato a difendersi, sostenendo di soffrire di ansia e depressione, per poi non ha potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità.