Spettacolo e visite serali alla chiesa serpottiana, decorata con i tradizionali parati solenni in occasione del "secondo Festino di Palermo"
Via Giovanni Grasso, 13/a (Ballarò – Palermo)
Prenotazione obbligatoria: 329.8765958 – 320.7672134 | www.terradamare.org/infoline
Evento facebook: www.facebook.com/
È conosciuta per la sua cupola, la più bella di Palermo, rivestita da maioliche smaltate, i cui colori la rendono ancora più visibile da ogni parte della città; al suo interno:
gli stucchi di Giacomo e Giuseppe Serpotta, lungo le poderose colonne tortili nelle cappelle del transetto della chiesa e le opere di Novellli e Gagini.
In occasione delle celebrazioni liturgiche, in onore della Madonna del Carmelo, la splendida statua, in vista dell'imminente processione (ultima domenica di luglio,
definita "il secondo Festino di Palermo) sarà posta fuori dalla cappella che la custodisce tutto l'anno e visibile durante le visite.
Lo Scordabolario di Salvo Piparo
Nato per gioco, tra uno spettacolo e un altro, Lo Scordabolario, ideato, pensato e girato da Salvo Piparo, diventa una rubrica virtuale, pubblicata sui social, per raccontare parole dimenticate.
Un dizionario delle parole perdute che rivoluziona il significato antico per proiettarlo in un linguaggio moderno e per niente dimenticato. Al contrario le sfilze di parole prese in esame dentro i
capitoli del Lo Scordabolario sono re-impastate con ingredienti moderni, presi proprio dal linguaggio corrente, dalle storpiature e dalle cattive abitudini. Al momento 24 gli argomenti trattati
e 24 capitoli pubblicati.
Un modo originale per spolverare antiche parole, più o meno conosciute, per strappare una risata, un ricordo o semplicemente per imparare un po’ della nostra storia
Chiesa del Carmine Maggiore
Attraversando il mercato si giunge a piazza Carmine, un grande allargamento irregolare, dominato dal grande cupolone simbolo della sfarzosa chiesa barocca e dall’annesso convento della
chiesa del Carmine Maggiore. La cupola è la più bella in assoluto a Palermo, visibile da ogni parte della città antica si impone allo sguardo dello spettatore.
Al suo interno la chiesa conserva pregevoli manufatti artistici che vanno dal XV al XIX secolo, tra cui un quadro del Novellli e Tommaso De Vigilia. Particolarmente affascinanti sono le colonne
tortili realizzate nel 1683 da Giacomo e Giuseppe Serpotta, che traggono ispirazione dal ben noto baldacchino del Bernini. La maestria e grazia dei Serpotta si concretizza in un manto dorato
con motivi decorativi, in cui, in un microscopico meraviglioso universo, vengono raccontate scene della Vergine e di Cristo.