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Durante la Conferenza di Casablanca nel gennaio 1943, quando la vittoria nella Campagna del Nord Africa sembrava ormai a portata di mano, Roosevelt e Churchill presero la decisione di attaccare il continente europeo dal sud, concentrandosi sull’Italia, definita da Churchill come “il ventre molle dell’Asse“.

A ottant’anni dallo sbarco degli Alleati in Sicilia, Paolo Mieli e il professor Mauro Canali discutono di questo evento nel programma “Passato e Presente”, in onda lunedì 10 luglio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Dopo aver conquistato le isole di Pantelleria e Lampedusa a giugno, il 10 luglio 1943, la più grande flotta da guerra mai vista fece sbarcare centosessantamila soldati alleati sulle coste meridionali della Sicilia, insieme a veicoli, attrezzature e armamenti. Le truppe americane, guidate dal generale George Patton, si diressero verso nord-ovest per conquistare Palermo, mentre quelle inglesi, guidate dal generale Bernard Montgomery, risalirono la costa orientale dell’isola in direzione di Catania. Dopo trentotto giorni di combattimenti, le due armate si incontrarono a Messina il 17 agosto 1943, ultima città ad essere liberata. La Campagna di Sicilia causò migliaia di morti da entrambe le parti ed è stata il primo passo per la conquista dell’Italia da parte degli Alleati.

Il documentario “Operazione Husky: l’acero e la svastica“, in onda il 10 luglio alle 19.45 su Rai Storia, racconta la storia dei ventiseimila soldati canadesi che parteciparono all’Operazione Husky. Il documentario segue l’iniziativa commemorativa denominata OH2013, in cui un gruppo di cittadini canadesi ha ripercorso a piedi l’itinerario del contingente fino a Catania, ricordando così il loro ruolo nella liberazione dell’Italia.