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È morto a Catania all’età di 89 anni Aldo Puglisi, attore celebre per aver collaborato con artisti del calibro di Pietro Germi, Vittorio De Sica, Mario Monicelli e Lina Wertmüller. Nato proprio a Catania, il 12 aprile del 1935, Puglisi era figlio d’arte e aveva esordito sul grande schermo nel 1964, partecipando a “3 notti d’amore” di Renato Castellani e a due film che resteranno pietre miliari della sua carriera: “Sedotta e abbandonata” di Pietro Germi e “Matirmonio all’italiana” di Vittorio De Sica.

Nel film di Gemi interpreta l’amante della protagonista, Stefania Sandrelli, mentre nella pellicola di De Sica ricopre il ruolo del fedele Alfredo. È tornato a lavorare con Germi in “Signore & Signori”, nel 1966, e ha partecipato a varie commedie commerciali, quindi ha ritrovato Monicelli in “La ragazza con la pistola”, con Monica Vitti, nel 1968 e “Vogliamo i colonnelli”, nel 1973. Pier Paolo Pasolini lo ha chiamato per dare la voce a Dio ne “La sequenza del fiore di carta”, uno degli episodi dell’antologico “Amore e rabbia” del 1969.

Aldo Puglisi è stato un caratterista di valore. Ha collaborato nel 1971 con Pasquale Festa Campanile ne “Il merlo maschio”, con Lando Buzzanca, e in “Quando le donne persero la coda”, quindi con Lucio Fulci in “All’onorevole piacciono le donne” e con Lina Wertmüller in “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto“.

La carriera, dalla metà degli anni Settanta, ha un po’ rallentato e le sue presenze si sono fatte più sporadiche. L’inattesa rentrée è arrivata solo nel 2003, grazie a due film: “Tosca e altre due” di Giorgio Ferrara e “Segreti di Stato” di Paolo Benvenuti, in cui interpreta il perito balistico che ricostruisce la strage di Portella della Ginestra.

È stato molto attivo a teatro: Aldo Puglisi ha collaborato, tra gli altri, con Carlo Cecchi e Pino Micol e ha partecipato alle edizioni di opere come “Il coraggio di un pompiere napoletano”, “La pazza di Chaillot”, “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, “La locandiera” e “Cirano di Bergerac”.

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