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La ricetta dei Maccheroni alla Garibaldina è ricca di gusto: questa pasta al forno è l’ideale per i giorni di festa, ma sa anche rendere speciale ogni momento. Questo piatto è stato presentato nel corso della trasmissione “Le Ricette del Convento” di Food Network, le cui puntate vengono girate all’Abbazia di San Martino delle Scale, a due passi da Palermo.

Il termine “alla garibaldina“, hanno spiegato i protagonisti del programma, fa pensare a qualcosa di molto veloce: “camminate alla garibaldina”, infatti, riconduce al camminare in fretta, probabilmente perché il viaggio di Garibaldi fu veloce. La preparazione, di fatto, non richiede troppo tempo, ma la cottura richiede un po’ di tempo. Per il resto, questa ricetta è davvero facile.

Don Anselmo, durante la puntata, ha raccontato: “Non tutti conoscono la vicenda e la storia legata all’Abbazia: Garibaldi di tanto in tanto sparava qualche cannonata contro i nemici che stavano al Castellaccio, a distanza di circa 2/3 chilometri. Era abitato nel 1800 era abitato dai Borbone. Rosolino Pilo, ferito, fu portato in Abbazia in fin di vita e fu accolto seguendo la regola dell’accoglienza”. In un primo momento, i monaci temevano di far torto all’una o all’altra parte, ma decisero di aprire le loro porte.

Maccheroni alla Garibaldina

È verosimile che, a Palermo, Garibaldi abbia mangiato l’agnello. In quegli anni, nel 1860 circa, era molto diffuso il suo consumo e l’Abbazia di San Martino delle Scale aveva circa 10mila pecore. Tra gli ingredienti troviamo la birra bionda perché, dato che la carne ha un sapore forte, è meglio una birra più “leggera” seppur caratteristica.

Ingredienti

  • maccheroni, 400 g
  • tritato di agnello, 500 g
  • salsa di pomodoro, 1 l
  • ricotta, 300 g
  • aglio, 3 spicchi
  • cipolla, 1
  • pecorino grattugiato, 200 g
  • basilico, 10 foglie
  • birra bionda
  • olio extravergine d’oliva,
  • sale
  • pepe

Procedimento

Tritate la cipolla e e l’aglio. Nel frattempo, fate bollire e salate l’acqua per cuocere la pasta. Fate rosolare la cipolla e l’aglio con olio, a fiamma vivace, quindi unitevi il tritato. Sfumate con la birra bionda (va bene anche il vino). Aggiungete il pomodoro e il basilico, a poco a poco. Condite la carne con sale e pepe e fate cuocere a fiamma bassa per circa un’ora. Non deve essere un sugo troppo ristretto, quindi eventualmente allungate con acqua calda.

Cuocete la pasta e scolatela al dente, quindi unitela alla salsa. Sistemate la pasta in teglia: create un primo strato di pasta, quindi uno strato di ricotta fresca, unite un po’ di sugo, una spolverata di pecorino e unite un altro strato di pasta. Completate con pecorino grattugiato. Informate per 20 minuti a 180 gradi.

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