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Il cinema italiano si arricchisce di un nuovo omaggio a uno dei più grandi geni della nostra letteratura: Luigi Pirandello. Michele Placido, attore e regista di lunga esperienza e sensibilità artistica, ha presentato al Festival del Cinema di Roma “Eterno Visionario“, il nuovo film che esplora la vita intima e tormentata dello scrittore siciliano.

Ispirata al libro di Matteo Collura “Il gioco delle parti. Vita straordinaria di Luigi Pirandello”, la pellicola di Michele Placido rappresenta un viaggio nella complessità emotiva dell’uomo dietro il genio, rivelando le sue passioni, le sue ossessioni e il difficile rapporto con le figure più importanti della sua vita.

Pirandello, premio Nobel per la letteratura nel 1934, viene raccontato attraverso uno sguardo che mescola il pubblico e il privato, evidenziando il suo legame tormentato con la moglie Antonietta e il suo amore platonico e artistico per Marta Abba, la giovane attrice che diventò la sua musa.

Michele Placido non si limita a portare in scena l’autore che ha influenzato profondamente il suo percorso teatrale, ma lo racconta come un “padre putativo“, una figura simbolica che ha accompagnato il suo sviluppo artistico e umano.

Per Michele Placido, Pirandello rappresenta una guida, una figura paterna persa troppo presto. In una passata intervista il regista aveva così commentato a riguardo: “Purtroppo è morto giovane, a 50 anni, e non mi ha mai visto né sul palcoscenico, né sullo schermo, questo è il mio rimpianto”. Il legame profondo con Pirandello lo ha spinto a realizzare un film sul Premio Nobel, solo ora, dopo anni di lavoro e maturazione.

A interpretare Luigi Pirandello nel film è Fabrizio Bentivoglio, attore e amico di lunga data di Placido, che ha condiviso con lui oltre 45 anni di carriera. Bentivoglio, nel raccontare il processo di preparazione al ruolo, evidenzia quanto sia stato fondamentale “abitare” il personaggio di Pirandello più che interpretarlo.

Per Bentivoglio, l’obiettivo non era “fare Pirandello”, ma diventare lui, immergendosi completamente nel suo mondo interiore.

La complessa vita di un genio tra arte e passioni

“Eterno Visionario” si concentra sui momenti cruciali della vita di Pirandello, in particolare durante il suo viaggio verso Stoccolma per ricevere il Premio Nobel.

Il film esplora la sua crisi esistenziale, segnata da passioni travolgenti e relazioni complicate. Marta Abba, interpretata da Federica Luna Vincenti, rappresenta un punto focale nella vita dello scrittore, una donna che Pirandello amava con una grande intensità, un legame che non si realizzò mai del tutto.

Antonietta, invece, la moglie di Pirandello, soffriva di una malattia mentale che aggravava il già difficile rapporto tra i due. Valeria Bruni Tedeschi, che interpreta Antonietta, parla della sua interpretazione come di una sfida, cercando di portare sullo schermo una follia che non era sinonimo di malvagità, ma di un dolore profondo e irrisolto.

Placido, con grande maestria, riesce a raccontare non solo il genio creativo di Pirandello, ma anche l’uomo che si nascondeva dietro le sue opere.

Il film, che sarà distribuito nelle sale dal 7 novembre, promette di svelare aspetti finora nascosti della vita di Pirandello, portando alla luce la verità sulla sua esperienza umana e artistica.

Foto Instagram e Wikipedia

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