Bagheria si prepara ad accogliere la settima edizione dello Sfincione Fest, evento che celebra lo sfincione bianco locale e la tradizione siciliana dello sfincione rosso. Dal 22 al 24 novembre, lungo corso Umberto I, si potranno gustare le diverse varianti dello sfincione offerte dai panificatori provenienti da tutta la Sicilia, ognuno con la propria interpretazione di questa ricetta simbolo dell’isola.
Presentazione e partecipazione delle eccellenze locali
La manifestazione, presentata oggi negli spazi della Borsa del turismo extralberghiero presso il porto di Palermo, è organizzata dall’Associazione La Piana d’Oro con il supporto dell’assessorato dell’agricoltura della Regione Siciliana. A rappresentare lo sfincione bianco di Bagheria ci saranno il Panificio Conti, l’Antica Focacceria 1956, la Forneria Scaduto e La Bontà senza Glutine. Altri sfincioni della provincia di Palermo, come quelli di Monreale, Misilmeri e Corleone, arricchiranno l’offerta.
Show cooking, spettacoli e ospiti d’eccezione
Lo Sfincione Fest proporrà anche show cooking, intrattenimento e performance musicali in piazza Madrice, con artisti come i Cugini di Campagna e i Sugarfree. Tra le guest star culinarie, parteciperanno chef noti come Giusina in Cucina, Andy Luotto e Tony Lo Coco, che offriranno il loro contributo per rendere unica l’esperienza gastronomica dell’evento.
Competizioni e promozione del territorio
Nell’ambito del Fest si terranno due competizioni sponsorizzate da Molino Riggi: il Sicily Young Bakery Competition, che vedrà sfidarsi quattro giovani talenti del settore, e il Campionato nazionale Pizza dell’Identità, una gara tra quattro regioni italiane – Sicilia, Lazio, Toscana e Campania. Michele Balistreri, presidente dell’Associazione La Piana d’Oro, ha dichiarato: “Anche con lo sfincione da anni promuoviamo il nostro territorio. Prevediamo di registrare un fatturato di 4 milioni e mezzo”.
Sfincione, simbolo di Bagheria
Il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, ha aggiunto: “Lo Sfincione Fest celebra non solo un piatto simbolo della nostra tradizione culinaria, ma anche l’anima stessa di Bagheria. Con il suo gusto unico e la sua storia centenaria, è molto più di un semplice cibo. È il simbolo di un legame indissolubile con le nostre radici, un patrimonio culturale che abbiamo il dovere di tutelare e promuovere”.