Esiste una Sicilia più intima, meno conosciuta rispetto alle città costiere, ma altrettanto ricca di identità, arte, cultura e storia. Si tratta della Sicilia interna, un tesoro prezioso che trova la sua massima espressione a Enna e nei comuni circostanti. Questa regione è al centro del documentario di Vincenzo Saccone, “Enna e i Monti Erei, figli della terra”, in onda domenica 17 novembre alle 22.10 su Rai 5.
Enna: il belvedere dell’isola
Arrampicata sui Monti Erei a quasi 1000 metri di altitudine, Enna è il capoluogo di provincia più alto d’Italia. Definita dai Romani Urbs inespugnabilis per la sua posizione strategica, è stata una roccaforte per tutte le grandi dominazioni dell’isola: dai Romani ai Normanni, fino agli Aragonesi. Situata nel cuore della Sicilia, Enna offre una vista spettacolare, che le è valsa il titolo di belvedere dell’isola.
Un patrimonio geologico e culturale unico
Enna si trova nell’area del Rocca di Cerere Unesco Global Geopark, una regione di straordinaria rilevanza geologica. Questo territorio è intriso di miti e leggende, tra cui quello di Kore e Demetra, che simboleggia il ciclo delle stagioni e l’importanza delle radici culturali.
Andrea Camilleri e i paesaggi ennesi
I paesaggi di Enna hanno ispirato anche il giovane Andrea Camilleri, che qui trascorse l’adolescenza e ambientò la prima indagine del celebre commissario Montalbano.
Il mito di Kore
Il legame tra il mito di Kore (Persefone) e la Sicilia, in particolare con Enna, rappresenta un simbolo potente di fertilità e rinascita. La leggenda narra che Kore trascorresse sei mesi all’anno negli inferi con Ade e i restanti mesi sulla Terra con la madre Demetra, facendo rifiorire la terra al suo ritorno.
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