La Sicilia conquista un altro traguardo. Mentre in tutta Italia si registra un calo continuo delle nascite, la nostra isola si distingue con un nuovo primato: le madri più giovani d’Italia sono siciliane.
In un Paese che nel 2023 ha registrato un -3,4% rispetto all’anno precedente, le mamme siciliane, secondo l’ultimo report ISTAT, continuano ad essere le più giovani del Paese con un’età media al parto di 31,7 anni.
Al contrario, in Sardegna si registra l’età media al parto più alta del Paese, con 33,2 anni, un anno in più rispetto alla media delle regioni del Sud.
Catania detiene un record controverso: la città etnea registra, infatti, il maggior numero di madri minorenni. Tra il 2020 e il 2021 si sono registrate 34 mamme 16enni e 55 mamme 17enni, dati che destano preoccupazione e ribadiscono l’esigenza di programmi educativi a sostegno delle giovani donne.
Tra i nomi preferiti per i neonati, dopo una breve assenza, torna in testa in Sicilia il nome Giuseppe, mentre in Sardegna domina Edoardo. Per le bambine, Sofia è il nome preferito in molte regioni del Centro-Nord, mentre Aurora è al primo posto in Sicilia, Abruzzo e Basilicata.
Natalità in calo in tutta Italia
A livello nazionale, il calo delle nascite è risultato evidente anche nel 2024: i dati provvisori relativi al periodo gennaio-luglio segnalano 4.600 nascite in meno, rispetto allo stesso periodo del 2023.
Il numero medio di figli per donna continua, invece, a diminuire: nel 2022 era 1,24, nel 2023 1,20, mentre nel 2024 si attesta intorno a 1,21.
Questi numeri riflettono chiaramente i cambiamenti demografici in corso in Italia. Sebbene la Sicilia presenti dati più positivi rispetto ad altre regioni, l’elevata presenza di madri minorenni mette in luce l’urgenza di politiche strutturali a favore delle famiglie e della natalità.
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