Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus e della Nazionale italiana, ha condiviso un toccante ricordo del compagno e amico Totò Schillaci durante una recente intervista rilasciata al “Corriere della Sera”.
Tacconi, attualmente in tour per promuovere il suo libro “L’arte di parare“, ha raccontato quanto i messaggi vocali inviati da Schillaci durante il periodo in cui era in coma siano stati preziosi per dargli conforto: “Anche oggi, che non c’è più, li riascolto, per sentirlo ancora vicino a me”.
Le parole di Schillaci, scomparso di recente, rappresentano per lui un prezioso conforto, simbolo di un legame che va oltre il tempo e lo spazio.
Ad aprile 2022, Tacconi è stato, infatti, colpito da un’ischemia cerebrale che ha segnato profondamente la sua vita. Da allora, il percorso di riabilitazione procede con progressi significativi, grazie anche al sostegno della sua famiglia e degli amici.
“Totò era un fratello e io lo ero per lui”
Durante il periodo più buio, numerosi ex calciatori gli sono stati vicini. Tra questi, il caro amico Schillaci che l’ex portiere ricorda sempre con affetto: “Totò era un fratello e io lo ero per lui”.
Tacconi e Schillaci, compagni nella Juventus tra il 1989 e il 1992, hanno condiviso esperienze indimenticabili, sia in bianconero che con la maglia azzurra. Quell’intesa nata sul campo si è trasformata in un legame profondo, fatto di stima reciproca e affetto sincero, un’amicizia che andava oltre il campo da gioco.
Oggi, nonostante gli alti e bassi della vita, Tacconi guarda con ottimismo al futuro e si dice grato per il supporto ricevuto dai suoi cari amici e dai suoi familiari: “La mia famiglia è stata la mia più grande medicina. Mia moglie e i miei figli non mi hanno mai lasciato solo, loro sono stati la mia forza ed io la loro”.
Inoltre, ha espresso gratitudine anche ai tanti tifosi che lo hanno sostenuto con il loro affetto e le loro preghiere: “Non dimenticherò mai questa vicinanza”.
In queste settimane, Tacconi sta incontrando i tifosi durante le presentazioni del suo libro, un’occasione per condividere non solo la sua storia sportiva, ma anche la sua battaglia più grande, quella per la vita, un messaggio di speranza che trova forza nel ricordo di grandi amici e nell’amore di chi gli è sempre stato accanto.
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