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Un muso appuntito e piccoli occhi, con una lunghezza che non supera i 10-12 centimetri, coda inclusa: è la Crocidura Siciliana (Crocidura sicula Miller, 1900), un toporagno endemico della Sicilia (e dell’isola di Gozo), prevalentemente diffuso sulla nostra isola dal livello del mare e fino a quota 1600 metri s.l.m.. Predilige boschi e ambienti poco aridi, è una specie terricola con abitudini prevalentemente notturne.

Si nutre di insetti e si rifugia in cavità nelle rocce o in tane scavate da altri mammiferi. Le popolazioni delle Isole Minori hanno dimensioni più contenute. Il mantello è di color grigio scuro, con sfumature brunastre, mentre sul ventre è bianco-crema o bianco-grigio, con una demarcazione laterale molto netta. Ha la punta della coda bianca.

Sono numerose le curiosità rispetto a questo piccolo mammifero tipico della Sicilia. Risulta essere una delle uniche tre specie di mammiferi endemici presenti sulle isole del Mediterraneo, quindi necessita di attenzione e tutela. Al momento non si conoscono rischi particolari per la sua sopravvivenza, anche se i pesticidi delle zone agricole potrebbe dargli qualche problema.

Si nutre di insetti e si rifugia in cavità nelle rocce o in tane scavate da altri mammiferi e il suo maggior predatore è il Barbagianni. Ha una particolare predilezione per gli ambienti meno aridi, in particolare in estate, con una preferenza per le zone umide. In inverno la si trova anche sull’Etna, sulle Madonie e sui Nebrodi. Foto: Depositphotos.

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