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Nel cuore della Sicilia, un piccolo miracolo della natura si aggiunge al già ricco mosaico di biodiversità dell’isola. Nella suggestiva Grotta Ciavuli, immersa nel territorio di Sant’Angelo Muxaro, in provincia di Agrigento, gli entomologi hanno scoperto una nuova specie di coleottero, il “Tychobythinus muxari”. Un nome che omaggia il luogo in cui è stato trovato e che segna un passo avanti nella conoscenza del patrimonio naturale siciliano.

Il risultato di questa incredibile scoperta è frutto di anni di lavoro, condotti dal 2022 al 2024, da un team guidato da Giuseppe Nicolosi, entomologo dell’Istituto di ricerca sulle acque del CNR, in collaborazione con Giorgio Sabella dell’Università di Catania.

Grazie a tecniche avanzate, come campionamenti diretti e trappole a caduta, è stato possibile identificare questo minuscolo abitante della riserva naturale di Sant’Angelo Muxaro, gestita da Legambiente Sicilia. La scoperta verrà presto pubblicata su una prestigiosa rivista scientifica, accendendo così i riflettori internazionali sulla nostra isola.

La Grotta Ciavuli, custode di segreti millenari, è diventata il centro di una giornata speciale il 5 gennaio scorso. Durante un seminario dedicato, Nicolosi ha svelato i dettagli del ritrovamento, catturando l’attenzione di studiosi e appassionati. Ma la magia non si è fermata lì: escursioni naturalistiche, visite speleologiche e tour in ecobike hanno permesso ai partecipanti di immergersi in un’esperienza unica, esplorando un territorio straordinario.

La scoperta del Tychobythinus muxari è più di un nuovo nome nel catalogo della biodiversità: è un simbolo di quanto sia prezioso proteggere la natura. Questo piccolo coleottero ci ricorda che ogni angolo di Sicilia nasconde tesori da svelare, e che il legame tra scienza e comunità può fare la differenza per il futuro del nostro pianeta.