La pasta ‘ncasciata non è solo una pasta al forno: è un vero e proprio simbolo della cucina siciliana, conosciuto in tutto il mondo. La ricetta è diventata celebre anche sulle pagine dei romanzi de Il Commissario Montalbano e nella fiction ispirata alle opere di Andrea Camilleri. Un piatto ricco, che si prepara con tanti ingredienti e che ognuno decide di personalizzare come preferisce. Melanzane, formaggio e pomodoro sono solo una base dalla quale partire, perché c’è chi la arricchisce anche con le uova o con i salumi.
Più buona della Carbonara!
Tante interpretazioni per un’unica certezza: la pasta ‘ncasciata è buona e sostanziosa, l’ideale per il pranzo della domenica, ma anche per rendere speciale qualsiasi giorno della settimana. Questa meravigliosa eccellenza sicula ha conquistato i palati di ogni latitudine: la conferma arriva dalla classifica di Taste Atlas “Top 100 Pasta Dishes of the World“, dedicata alle ricette di pasta più buone del mondo.
Al secondo posto, infatti, c’è proprio lei, questa preparazione siciliana, superata soltanto dai piemontesi “Tajarin al tartufo bianco d’Alba“. Terzo gradino del podio per i “Malloreddus alla campidanese“, specialità della Sardegna. La pasta ‘ncasciata è ritenuta anche più buona della Carbonara (che si è piazzata quarta), vero e proprio simbolo di italianità in tutto il mondo.
“La pasta ‘ncasciata – scrive Taste Atlas – è un piatto di pasta tradizionale italiano originario della Sicilia. Per prepararla, i formati di pasta come penne o rigatoni vengono cotti in acqua bollente, quindi scolati e mescolati con una ricca salsa di pomodoro o con un ragù di manzo, cubetti di melanzane fritte, pezzetti di formaggio come caciocavallo o mozzarella e salsa besciamella. Il tutto si mette in una teglia cosparsa di pangrattato o in uno stampo a cerniera, quindi si cuoce fino a quando il ripieno non diventa caldo”.
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