Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

La tempesta mediterranea Gabri sarà ricordata come uno degli eventi meteorologici più rilevanti per la Sicilia negli ultimi anni.

Leggi Anche:

Maltempo in Sicilia, Protezione Civile non esclude peggioramenti

Secondo i dati del Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (Sias), per trovare un giorno più piovoso di venerdì 17 gennaio, occorre risalire al 25 marzo 2020. In quella data, le abbondanti piogge salvarono l’isola da una grave crisi idrica, dopo due mesi di siccità record. Le serie storiche Sias dal 2002 al 2024 indicano che il 17 gennaio rappresenta il decimo giorno più piovoso dell’intero periodo di riferimento.

Effetti sulle attività agricole e zootecniche

La giornata del 17 gennaio ha apportato un contributo significativo al settore agricolo e zootecnico siciliano. Le precipitazioni abbondanti hanno permesso di rinviare le attività irrigue, soprattutto nel comparto agrumicolo, che ha beneficiato di risorse idriche preziose. Tuttavia, permangono le preoccupazioni legate alla necessità di ulteriori eventi piovosi per affrontare la grave siccità che interessa la regione.

Leggi Anche:

Maltempo in Sicilia: allerta gialla e oltre 300 interventi

Record di precipitazioni sull’Etna

Sulla rete Sias, gli unici record di intensità delle precipitazioni superati riguardano la breve serie 2013-2025 della stazione Linguaglossa Etna Nord, situata a quota 1.875 metri. Qui si sono registrati accumuli di 67 mm in un’ora, 165,0 mm in tre ore e 250,4 mm in sei ore, valori che favoriscono la lenta ricarica delle falde acquifere del vulcano, fondamentali per il mantenimento degli equilibri idrici del territorio.

Venti di burrasca e tornado nel Siracusano

Oltre alle piogge, la tempesta Gabri si è caratterizzata per la presenza di venti di burrasca e tornado, con raffiche di velocità notevole. Secondo Sias, poche stazioni hanno superato i massimi storici registrati tra il 2002 e il 2024. Tra queste, spicca la stazione di Calascibetta (Enna), che ha rilevato una velocità del vento di 93,6 km/h a 2 metri di altezza dal suolo, superando il precedente massimo di 90,4 km/h del 20 maggio 2023.

Raffiche record nelle province di Ragusa ed Enna

Per le misure a 10 metri di altezza, la stazione di Ragusa ha registrato una raffica di 122,8 km/h, superando il record precedente di 121,3 km/h del 10 marzo 2012, durante la tempesta Athos. Anche la stazione di Agira (Enna) ha segnato un nuovo primato con 112,7 km/h, rispetto ai 99,4 km/h rilevati nella stessa data del 2012.

Prospettive future e monitoraggio costante

Gli esperti di meteorologia sottolineano l’importanza di un monitoraggio continuo, per valutare l’evoluzione delle condizioni meteo e adottare eventuali misure preventive. La Protezione Civile e gli enti territoriali restano in stato di allerta per affrontare possibili emergenze legate a ulteriori eventi estremi.