Ancora un orgoglio siciliano. Il palermitano Andrea Sarri, 26 anni è stato nominato premier danseur, ovvero primo ballerino, dell’Opéra di Parigi. Questo traguardo importante arriva dopo ben nove anni dal suo ingresso nella compagnia, grazie alla proposta di José Martinez, direttore della danza, e Alexander Neef, direttore generale dell’istituzione.
Un siciliano protagonista della danza internazionale
Nato a Palermo nel 1998, ha iniziato a danzare a soli sei anni e mezzo, muovendo i primi passi nell’hip hop e nel funky. All’età di otto anni, ha aggiunto lo studio della danza classica ai corsi di danza moderna. Nel 2007, si è trasferito con la famiglia a Bruxelles e, dall’inizio del 2008, ha intrapreso la sua formazione presso l’École de danse de l’Opéra de Paris.
Ha partecipato a numerose Master Class e a diversi spettacoli, sia a Parigi che in altre città internazionali. Prima di arrivare al gradino più alto della gerarchia, Sarri ha ottenuto ben tre promozioni e ricevuto il prestigioso ‘Prix de l’Arop’, un riconoscimento riservato ai migliori giovani talenti della danza.
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Nella prima parte della stagione 2024-2025, Andrea Sarri ha dimostrato la sua versatilità attraverso interpretazioni di grande impatto. Ha brillato nel ruolo principale della creazione coreografica “Impasse” di Ingher, conquistando pubblico e critica. Inoltre, ha dato vita a un istrionico Bratfish nel balletto “Mayerling” di Kenneth MacMillan, mostrando un’eccezionale capacità interpretativa. Infine, il ruolo di Inigo nel classico “Paquita” ha confermato il suo talento anche nel repertorio tradizionale.
Sicilia, Palermo…tutto è iniziato da lì – scrive Sarri su Instagram – Un bambino con la sola voglia di ballare e pieno di sogni. Qualche giorno fa uno di questi sogni si è realizzato”.
Andrea Sarri segue, così, le orme di Eleonora Abbagnato, l’etoile palermitana che ha segnato la storia dell’Opera, portando alta la bandiera della Sicilia nei luoghi più prestigiosi della danza mondiale. La sua promozione a premier danseur dell’Opéra di Parigi è il risultato di anni di sacrificio e di passione, ma anche un chiaro segnale che la Sicilia continua a essere una fucina di talenti capaci di distinguersi sulla scena internazionale.