Tornano per la 33esima edizione le Giornate Fai di Primavera, il grande evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico dell’Italia, organizzato grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari. Appuntamento sabato 22 e domenica 23 marzo anche in Sicilia: sono 60 i luoghi visitabili in 20 città, con un contributo libero, insieme ai volontari delle 9 Delegazioni e 7 Gruppi FAI attivi in tutto il territorio siciliano.
Questa 33esima edizione è molto speciale, poiché ricade in occasione dei 50 anni della nascita del Fai, fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli. La Fondazione, anche attraverso le Giornate di Primavera, ribadisce la missione culturale che svolge a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese, e che si realizza nella cura e nella scoperta di tanti luoghi speciali con lo scopo di educare la collettività alla conoscenza, alla frequentazione e alla tutela del patrimonio di storia, arte e natura italiano.
Come abbiamo anticipato, anche in Sicilia sono numerosi i luoghi aperti. Di seguito trovate sia alcune delle aperture più interessanti nella nostra regione, alla fine dell’articolo c’è il link per conoscere tutti i luoghi aperti.
Palermo
- Porta Nuova, con la visita guidata nei terrazzi e nel salone con gli affreschi mitologici, e la Cavallerizza di Palazzo dei Normanni presso il Comando Militare Esercito “Sicilia”;
- la Chiesa dell’Assunta, un piccolo e prezioso scrigno di storia e bellezza. Il percorso si snoda tra stucchi del Serpotta, raffinate pitture settecentesche e straordinari esempi di lavorazione delle pietre dure nell’altare maggiore. Tra i tesori più pregevoli, spicca un crocefisso in tartaruga situato in un altare laterale, testimone di un’arte sacra raffinata e di grande valore; Palazzo Arcivescovile a Monreale, da circa due anni riaperto alle visite. In occasione della Giornate Fai di Primavera 2025 sarà possibile accedere ai nuovi ambienti recentemente riaperti al pubblico e, soprattutto, visionare opere d’arte contenute nel palazzo tra cui, quadri, mobili pregiati e altri oggetti di grande valore recentemente restaurati e che per l’occasione sarà possibile vedere per la prima volta restituiti alla fruizione del pubblico;
- al Circolo Unione, presso Palazzo Florio-Fitalia, visite guidate – di un luogo oggi accessibile esclusivamente ai soci del circolo – degli ambienti interni, compresa la camera di Donna Franca Florio;
- la Necropoli Punica della Caserma Tukory con le sue testimonianze archeologiche;
- la Cascata e il Canyon delle Due Rocche a Corleone.
Agrigento
- La settecentesca Biblioteca Lucchesiana, una delle più antiche e prestigiose di tutta la Sicilia;
- il Giardino Botanico ricco di specie mediterranee dove sono inoltre presenti importanti testimonianze archeologiche, quali ipogei e caverne naturali visitabili, reperti fossili e fenomeni calcarenitici di suggestiva bellezza;
- il lussureggiante Giardino di Villa Genuardi.
Catania
- Fineco Center all’interno della storica Villa Bonajuto recentemente restaurata (un gioiello del Liberty catanese solitamente non accessibile). Fineco, tra le più importanti banche FinTech in Europa e principali reti di consulenza in Italia, ha fatto del sostegno all’ambiente e alla cultura uno dei pilastri fondamentali della propria strategia di sostenibilità. Main Sponsor delle Giornate Fai di Primavera dal 2020, la banca conferma anche quest’anno il proprio impegno nella cura del patrimonio artistico e culturale, il cui valore è un asset strategico per lo sviluppo del Paese;
- Appartamenti del Vescovo: grazie alla concessione dell’Arcivescovo di Catania, il salone di rappresentanza del Palazzo Vescovile apre eccezionalmente le sue porte per le Giornate Fai di Primavera, offrendo al pubblico l’opportunità unica di ammirare un luogo di grande valore storico e artistico;
- la Filiale di Catania della Banca d’Italia, anche in questo caso apertura straordinaria al pubblico delle sale ospitanti alcune delle oltre cento opere d’arte custodite all’interno e collocate in spazi normalmente non accessibili ai visitatori;
- Palazzo Morabito Scuderi a Piedimonte Etneo, solitamente chiuso al pubblico in quanto dimora privata, offre una rara occasione di scoprirne tutto il fascino ottocentesco;
- Palazzo dell’Aquila a Caltagirone con il bellissimo scalone monumentale simbolo dell’eleganza neoclassica;
- Palazzo Pennisi-Tusa ad Acireale con il grande salone da ballo mai aperto al pubblico e Palazzo Carbonaro con la collezione di Vespe d’epoca, dagli anni 60 ai giorni nostri.
Messina
- Faro di Capo Peloro che si erge maestoso nel punto d’ingresso nord dello Stretto di Messina e svolge un ruolo cruciale per la sicurezza marittima di una delle zone più trafficate e strategiche del Mediterraneo (luogo solitamente inaccessibile);
- la Sede centrale dell’Università degli Studi di Messina, la parte più rappresentativa e monumentale del patrimonio architettonico dell’Ateneo. La visita partirà dal portale seicentesco del complesso dei Padri Gesuiti, frammento silente e nascosto, preziosa testimonianza architettonica capace di riannodare il filo tra Collegium Prototypum, Studium Generale e Studiorum Universitas perso nel tempo e sconosciuto a tanti. Proseguirà nella grande corte centrale tra gli edifici moderni spesso considerati solo come contenitori di funzioni e non percepiti come spazi belli e pensati. Negli ambienti interni collezioni d’arte, aule storiche, immagini d’epoca, documenti e progetti originali esposti per la prima volta.
Trapani
- Un imperdibile itinerario tematico lungo le vie di Gibellina per raccontare come gli artisti contemporanei – su impulso di Ludovico Corrao – hanno pensato la città nuova dopo il terribile sisma del ’68. Tra le tappe la Chiesa Madre sormontata dalla famosa e gigantesca sfera bianca, il MAC e il Museo delle Trame Mediterranee.
Ragusa
- Palazzo Cosentini, uno dei più bei palazzi barocchi del centro storico di Ibla.
Siracusa
- Itinerario della Zona Umbertina con le sue architetture. La visita offre un’idea chiara della vivacità intellettuale di Siracusa nel XX secolo: la sede dell’ACI, simbolo del lusso automobilistico degli anni ’20;
- la chiesa sacrario del Pantheon, esempio di architettura moderna; il Palazzo delle Scienze con le collezioni scientifiche di grande valore; l’edificio razionale dell’ex Istituto Musicale.
Caltanissetta
- A 50 anni dalla scomparsa dell’architetto Salvatore Cardella, viene proposto a Gela un itinerario cittadino che ne ricostruisce l’intensa attività professionale attraverso le sue opere, tra modernità e innovazione.
Enna
- Il Giardino Grande del Principe Branciforte a Leonforte, dove i visitatori potranno ricostruire i principali connotati di questa straordinaria opera, inserendola nel contesto storico e nel raffinato stile del giardino tardorinascimentale siciliano.
Per consultare l’elenco completo dei luoghi aperti in Sicilia per le giornate Fai di Primavera, basta cliccare qui. Foto: Depositphotos.com.