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Selinunte, l’antica città greca nel cuore di Trapani, torna a parlare al mondo. Gli archeologi hanno riportato alla luce la porta Nord, un accesso monumentale accompagnato da porzioni di mura fortificate che ridefiniscono i confini settentrionali della città.

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La scoperta, annunciata oggi, martedì 25 marzo 2025. all’Antiquarium del Parco Archeologico, sposta di circa 300 metri l’estensione nota di Selinunte verso nord, offrendo nuove prove della sua potenza tra i centri della cultura greca nel Mediterraneo prima della distruzione cartaginese del 409 a.C. L’assessore regionale ai Beni Culturali, Francesco Paolo Scarpinato, ha presenziato alla presentazione, sottolineando l’importanza di un ritrovamento che non è solo archeologico, ma anche identitario per la Sicilia.

Il lavoro dei giovani archeologi e le tecnologie innovative

A condurre gli scavi è stato il team di Archeofficina, composto da giovani archeologi sotto la guida scientifica di Carlo Zoppi, docente dell’Università del Piemonte Orientale. Zoppi, che già da giovane aveva esplorato Selinunte, ha diretto un lavoro meticoloso, superando le recinzioni del Parco risalenti a trent’anni fa. “Abbiamo superato le recinzioni del Parco che risalgono a trent’anni fa e abbiamo trovato la cinta muraria e la porta monumentale”, ha dichiarato Felice Crescente, direttore del Parco Archeologico di Selinunte. Gli scavi hanno utilizzato tecniche all’avanguardia, come la tomografia geoelettrica tridimensionale, capace di sondare il terreno fino a 4 metri di profondità. Questo metodo ha permesso di individuare con precisione le strutture sepolte, aprendo la strada a una scoperta che collega la città alla sua via sacra, diretta alla necropoli monumentale esterna.

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Un passato glorioso che riemerge

La porta Nord non è un semplice accesso: rappresenta un tassello cruciale nella storia di Selinunte. Già nel 1996, l’archeologo tedesco Dieter Mertens aveva ipotizzato l’esistenza di questa struttura durante un primo rilevamento, ma i lavori non erano proseguiti. Mertens aveva già scavato due porte orientate verso il porto orientale, ma la porta Nord aggiunge una nuova dimensione alla topografia della città. Le mura fortificate, che chiudevano Selinunte da settentrione, testimoniano la sua grandezza e la sua strategia difensiva prima dell’attacco cartaginese. “Il Parco archeologico continua a lavorare riuscendo, con fondi propri, a riscrivere la storia di Selinunte”, ha affermato Scarpinato, evidenziando come questa scoperta sia frutto di un impegno autonomo e visionario.

Un Parco che guarda al futuro

La presentazione degli scavi è stata anche l’occasione per unveiling il nuovo logo e la segnaletica stradale del Parco, progettati da Atelier 790. Il logo ruota attorno alla foglia di selinon (sedano), simbolo iconico di Selinunte trovato su una didracma del 540-510 a.C. La palette cromatica richiama le decorazioni dei templi, mentre il design si declina in una linea di merchandising disponibile al bookshop. CoopCulture ha collaborato con la direzione del Parco per razionalizzare la segnaletica, indicando punti chiave come la Collina Orientale, l’Acropoli, la Collina di Manuzza e il Malophoros. I cartelli includono distanze e opzioni di mobilità – navette elettriche, bici o percorsi a piedi – per rendere la visita più accessibile. “Visitare il Parco diventa sempre più un’esperienza immersiva”, ha aggiunto Scarpinato, promettendo un’offerta sempre più ricca per i visitatori.

Verso la musealizzazione della porta Nord

Il futuro della porta Nord è già tracciato. L’obiettivo è musealizzare l’area, rendendola fruibile al pubblico con l’ausilio di tecnologie moderne. Una ricostruzione virtuale delle mura fortificate permetterà ai visitatori di immergersi nell’antica Selinunte, mentre il metodo di scavo – che combina tradizione e innovazione – resterà un modello per futuri progetti. “Di questi scavi resterà il metodo: essere in grado di sostenere le campagne di scavo, sperimentando anche tecniche innovative”, ha spiegato Crescente. Questo approccio non solo preserva il passato, ma lo proietta nel presente, attirando turisti e studiosi affascinati da un sito che continua a rivelare segreti.

Selinunte: un simbolo immortale

Con questa scoperta, Selinunte si conferma un gioiello archeologico di rilevanza globale. La porta Nord e le mura riscrivono la sua storia, dimostrando che la città era più vasta e potente di quanto immaginato. Il Parco Archeologico, con i suoi fondi propri e la dedizione dei suoi esperti, si pone come esempio di gestione culturale virtuosa. “Il nuovo logo, la segnaletica, le visite e i servizi raccontano un Parco vitale, al servizio del pubblico, che continua ad attirare nuovi visitatori innamorati di questo lembo di Sicilia colmo di storia”, ha concluso Scarpinato. Un lembo di terra che, passo dopo passo, svela il suo passato glorioso.