Nuova polemica per Angelo Duro. L’ex Iena palermitana celebre per la sua ironia tagliente, stavolta è finita nell’occhio del ciclone per un post su Instagram. “Sono triste, abbattuto, confuso, scoraggiato“: esordisce così il post del comico, in risposta alle accuse di sessismo ricevute in seguito alla pubblicazione di un contenuto, in cui promuoveva il suo spettacolo in programma al teatro comunale di Bolzano.
“Ieri (lunedì 24 marzo, ndr) ho fatto un post dove ho confessato a quante cose ho rinunciato nella vita, per tutelare la mia salute, e che invece alla f**a non ho mai rinunciato, e mai rinuncerò, e qualche eterofobico si è indignato”, ha scritto Angelo Duro, lamentandosi delle accuse di essere “Un porco. Un maniaco sessuale. Un poco di buono” e del fatto che la sue esternazioni di natura sessuale non vengano accettate. “Che schifo”, ha concluso.
Angelo Duro ha sempre fatto della provocazione e dell’antipatia rivendicata il suo registro. Nel post “incriminato” aveva scritto: “Sono astemio da sempre, non ho mai bevuto caffè e fumato in vita mia, non mangio carne da dieci anni ma alla f**a non rinuncio. E nei miei tour se ne incontra tanta”.
Le critiche alle parole di Angelo Duro
Tra i tanti commenti sotto il contenuto Instagram, c’è anche chi accusa Duro di sessismo e di mercificazione della donna. Il Corriere della Sera, riporta la replica di “Spazio autogestito 77“: “C’è ancora chi, nel 2025, crede che ridurre le donne a oggetti sessuali sia ”comicità dissacrante”. Angelo Duro è l’emblema di questa triste mediocrità”.
E, ancora, tra le altre affermazioni: “La sua ”comicità” non è solo maschilismo, è il riflesso di una cultura autoritaria che ridicolizza i deboli, glorifica la sopraffazione e normalizza il linguaggio dell’odio. Duro trasforma il sessismo in intrattenimento, alimentando un immaginario dove la donna è nemica, preda o territorio da conquistare. Il successo attuale di questi ”artisti” non è da banalizzare – concludono quelli di Spazio autogestito 77- è un termometro di quanto il patriarcato si intrecci con nuove forme di autoritarismo. Mentre in Europa avanzano forze che vorrebbero cancellare decenni di lotte femministe, figure come Duro diventano megafoni di un passato che si credeva sepolto”.
Le accuse hanno spinto il comico a replicare a sua volta, e sempre dalle sue pagine social: “Che schifo – ha scritto -. Ma io me ne fotto“. A fronte delle critiche, non sono mancati tantissimi commenti di chi ha supportato del tutto le dichiarazioni del comico palermitano, confermando la stima e l’apprezzamento nei suoi confronti.