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Alla scoperta dei proverbi siciliani più belli.

  • Cosa vuol dire ‘U pisci ru mari è destinatu a cu si l’avi a manciari?
  • Un’autentica perla di saggezza siciliana.
  • Ecco qual è il suo significato e come si utilizza.

Non si finisce mai di conoscere i proverbi siciliani. Queste frasi così semplici rappresentano una fonte infinita di consigli e suggerimenti sempre validi. Esistono modi di dire adatti ad ogni occasione: ce ne sono sulle stagioni, sul cibo e sui sentimenti, ad esempio. Ci sono, poi, quelli più generici che, attraverso metafore di facilissima comprensione, riescono a rendere chiari concetti tanto essenziali, quanto troppo spesso ignorati. I proverbi ci ricordano gli affetti più cari, come i nostri nonni. Un tempo era consuetudine citarli di frequente, ma oggi si è un po’ persa questa abitudine. Questo non deve affatto scoraggiarci ma, anzi, deve essere una spinta in più per scoprirne di nuovi, come quello che vi proponiamo oggi.

Se non l’avete mai sentito (o non l’avete mai utilizzato), vi starete sicuramente chiedendo cosa significa U pisci ru mari è destinatu a cu si l’avi a manciari. Per comprenderlo meglio, dobbiamo anzitutto fare una piccola traduzione: “Il pesce del mare è destinato a chi lo deve mangiare”. In questo modo dovrebbe già essere più chiaro per tutti. Questo modo di dire ci ricorda che il destino, in alcuni casi, è già segnato e non sempre si può fare qualcosa per cambiarlo. Certo, non è esattamente incoraggiante, eppure per certi versi indica una innegabile verità.

Volendone allargare il senso, si può anche collegare a quelle persone che sono in un determinato modo e che difficilmente potranno cambiare. Al centro di questo proverbio siciliano, dunque, c’è l’ineluttabilità del fato. Il fatto che non si può sempre agire per sovvertire un destino. Adesso che lo conoscete, siamo certi del fatto che troverete il modo di utilizzarlo più spesso. Foto: Stefano Mortellaro – (CC BY-ND 2.0).

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