Lui, 86 anni, ha sposato una donna di 53. E il matrimonio si è celebrato senza che lui dicesse niente ai parenti. La sorella dell'anziano ha subito puntato il dito contro la neo-cognata: "Dal conto sono spariti 300.000 euro e sono state vendute due case". Tutto è avvenuto due anni fa nella provincia abruzzese. Un anno dopo, nel luglio scorso, lui viene ricoverato in ospedale. A questo punto entra in campo la sorella di lui perché, interessata dall’ospedale alle sorti del congiunto e la donna, riuscendo a guardare nelle carte dell’uomo scopre la verità sui conti e sulle proprietà.
Ritiene che il fratello sia decisamente succube delle iniziative della moglie. Per questo si rivolge a un legale insieme ai parenti, sostenendo che il fratello anziano "non ci sta più con la testa, è ormai preda inconsapevole delle decisioni della moglie". Lo scopo è quello di far affiancare all’anziano un tutore.
L’avvocato decide di procedere inoltrando un dettagliato rapporto al giudice chiedendo espressamente per l’86enne un amministratore di sostegno. L’iniziativa dei parenti arriva naturalmente anche alle orecchie dei due maturi sposini, i quali non ci stanno e decidono di reagire. Si affidano anche loro a un legale. L'anziano fa sapere: "Non è vero che sono vittima inconsapevole di mia moglie. Noi in questo periodo ci siamo goduti la vita, abbiamo fatto viaggi e ci siamo tolti tutte le soddisfazioni che ci sono venute in mente e siamo davvero felici di vivere così, nessuno ha il diritto di intromettersi tra di noi e mettere a repentaglio la nostra felicità".
Il giudice ha fissato la prima udienza al 31 maggio. Nell’azione civile i parenti dell’86enne mirano a fare piena luce su quanto accaduto in un solo anno e perché questo matrimonio sia stato tenuto segreto, con l’anziano che ha intanto cambiato residenza.