Un uomo di 96 anni ha chiesto il divorzio immediato perché il matrimonio non è stato consumato entro un anno. L’anziano non avrebbe mai dormito con la moglie nello stesso letto, convissuto o coabitato. La donna, più giovane di 41 anni, dopo le frettolose nozze nel 2009 con tanto di testimoni quando il vedovo aveva 87 anni, gli avrebbe poi addirittura organizzato il funerale e cercato un loculo al cimitero.
Il caso è approdato dinanzi al giudice civile. Il 5 luglio verrà sentito l’impresario di pompe funebri. Del matrimonio nessuno ha mai saputo nulla, né figlie e parenti né alla casa di riposo da dove l’anziano non è mai uscito se non rare occasioni per cure in ospedale. Nel ricorso si parla della moglie che avrebbe circuito il pensionato conosciuto mentre negoziava la vendita del suo appartamento in un’agenzia immobiliare di un amico della stessa donna. Fatta la conoscenza lo va a trovare varie volte all’ospizio e in alcune volte lo porta a pranzo con amici; ma il vecchietto non ha mai capito dove e con chi è andato. Peraltro, pur essendo già sposati, non conosceva il cognome della moglie che chiamava per nome.
Il ricorrente dice che i soldi dell’appartamento, a parte minime quote andate alle figlie, li avrebbe presi la moglie che aveva accesso al suo conto corrente. Poi il pesante sospetto che la donna mirava anche alla sua lauta pensione di reversibilità. Le figlie scoprono che il padre è sposato solo per via di alcune cartelle esattoriali giunte nel 2016-2017. La donna ha sempre respinto le accuse di aver carpito la buona fede dell’anziano marito e sostenuto di aver convissuto con lui per 4 mesi dopo le nozze.