Conoscere la Sicilia

A Burgio l’unica fonderia di campane del Sud Italia

Forse non tutti lo sanno, ma in Sicilia esiste una sola fonderia di campane, che è anche una delle poche esistenti in Italia. Fondata nel 1500 dalla famiglia Virgadamo, si trova a Burgio, nell’Agrigentino. Di generazione in generazione viene tramandata la passione per quest’arte che oggi è diventata un’attività professionale per gli eredi.

La fonderia ha prodotto campane per secoli, destinate a tutto il mondo. Tra le campane realizzate qui ci sono quelle della Chiesa Madre della limitrofa Chiusa Sclafani, che ancora chiama a raccolta i fedeli, così come quella della Chiesa della Magione di Palermo.

Ancora, dalla Sicilia sono partite campane destinate al Madagascar e al Venezuela. La famiglia dei Virgadamo è stata iscritta nell’albo d’or per meriti professionali e nel Telamone e ha ottenuto diversi attestati e trofei.

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Lo stesso Mario Virgadamo ha ideato i primi apparecchi di elettrificazione delle campane che ora sono stati sostituiti con il nuovo metodo delle campane a oscillazione o a balzo.

Negli anni un secondo artigianato, Rocco Cacciabaudo, ha dato il suo apporto alla continuazione di quest’arte campanaria, aprendo, nella stessa Burgio, una propria fonderia.

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La lavorazione delle campane

Le tecniche di lavorazione delle campane hanno subito nel corso del tempo notevoli cambiamenti. Per prima cosa, si sviluppa la misura della campana su carta e poi si elabora il modello su legno. Si costruiscono tre pezzi: prima il c.d. maschio, poi la negativa o falsa campana, infine la cappa.

Riguardo invece alle iscrizioni e ai fregi che sono posti sulla parte esterna della campana, si fa un getto di gesso e una di cera vergine d’api e si applica il disegno in creta, a stampo sulla falsa campana. La fase più delicata è la fusione, che avviene a fiamma riverberata e per la quale vengono usati stagno vergine e rame rosso per la forma bronzo.

Redazione