Nel cuore della provincia di Trapani, una regione segnata dalla presenza mafiosa, risuona un potente urlo collettivo contro il crimine organizzato. Il 25 maggio, il Parco Archeologico di Selinunte a Castelvetrano ospiterà l’evento “A Nome Loro – Musiche e voci per le vittime di mafia“. Questa iniziativa si configura non solo come un evento culturale ma come un simbolico atto di resistenza e memoria.
L’evento vedrà la partecipazione di artisti di calibro nazionale come La Rappresentante di Lista, Malika Ayane, Raiz, Daniele Silvestri, Paolo Fresu, Donatella Rettore, Arisa, Simona Molinari, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Gianluca Petrella, Shorty, Modena City Ramblers e molti altri. A questi si uniscono Levante, Anna Castiglia, Martina Cirri, oltre a un’ampia rappresentanza di artisti siciliani tra cui Cico Messina, Gli Asteroidi, Revolution Girl, Ermes Russo, I Musicanti, Senia, Gli Ottoni Animati, I Brugnano e il Coro Sinfonico Siciliano. Il palco sarà anche animato dalle due resident band: una guidata da Sade Mangiaracina e l’altra da Riccardo Russo.
La maratona musicale è un’iniziativa dell’associazione “A nome loro”, realizzata con il sostegno della Regione Siciliana, della SIAE, dei sindacati CGIL, CISL, UIL, e delle aziende come CoopCulture, Nuovo Imaie, Ebat Trapani, Pluslite by più39 s.r.l., e Ance Trapani. Ha ricevuto il patrocinio di enti importanti come la Fondazione Falcone, Libera Sicilia, Unpli Trapani e la Sicily Music Conference.
La direzione artistica è affidata a Sade Mangiaracina, con la scrittura di Paolo Biamonte. L’evento sarà presentato da Francesca Barra, Stefania Renda e Gino Castaldo, con una copertura mediatica garantita da Rai Radio 2, ANSA e Billboard Italia. Tra i testimoni sul palco, ci saranno attori come Dajana Roncione, Donatella Finocchiaro, Luigi Lo Cascio, Paolo Briguglia, Fabrizio Ferracane e I Sansoni, che condivideranno le loro esperienze e impegno contro la mafia.
“A Nome Loro” non è solamente un omaggio alle vittime della mafia, ma un’affermazione della ricchezza culturale della Sicilia. Questo evento intende rafforzare il legame tra la cultura locale e quella nazionale e internazionale, promuovendo una nuova identità per una regione troppo a lungo identificata solo con il crimine organizzato.