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PALERMO – Arriva a Palermo la cosiddetta "nave più bella del mondo", ormai ovvio riferimento alla Amerigo Vespucci. Secondo alcune indiscrezioni l’unità navale più anziana della Marina Militare, attraccherà il prossimo 8 giugno al porto di Palermo dove resterà ormeggiata fino al'11. "Palermo Today", dal quale si apprende la notizia, spiega che ancora non si conoscono modalità e orari per salire a bordo. È importante sapere che tra i 264 militardi a bordo uno è palermitano.

La Amerigo Vespucci è una nave a vela – equipaggiata con un motore elettrico ausiliario – da cui si ergono tre alberi verticali (il trinchetto, la maestra e la mezzana) tutti dotati di pennoni e vele quadre. Più il bompresso a prora che funge da quarto albero. Ha una lunghezza di 101 metri (82 al galleggiamento), una larghezza di 15,5 metri e un pescaggio di 7,3 metri. La sua costruzione è iniziata nel maggio del 1930, prima del varo ufficiale nove mesi dopo. A fare da madrina Elena Cerio, la giovane figlia del colonnello del Genio navale Oscar Cerio, direttore del cantiere navale di Castellammare di Stabia.

Scrive "Palermo Today":

Da quando lo scafo è entrato in acqua la nave è stata sempre utilizzata per l’addestramento dei marinai, fatta eccezione per il 1940 (a causa di eventi bellici) e per altri tre anni durante i quali sono stati effettuati lavori straordinari di manutenzione. Dal 1931 al 2013 sono state effettuate 79 campagne di istruzione a favore degli allievi della 1^ classe dell’Accademia navale, che hanno solcato i mari del Nord Europa, del Mediterraneo e spingendosi fino all’Atlantico orientale, al Nord e al Sud America. A queste si aggiungono due "classi" durante l’unica circumnavigazione del globo tra il 2002 e il 2003, quando l’Amerigo Vespucci venne stata coinvolta nell’organizzazione dell’America’s Cup in Nuova Zelanda.

A prua della nave si trova la polena, una decorazione in legno che rappresenta Amerigo Vespucci ed è stata realizzata in bronzo dorato. Caratteristica della nave sono i fregi di prora e l'arabesco di poppa, in legno ricoperto di foglia d'oro zecchino. L'unità è dotata di ben 11 imbarcazioni: due motoscafi, uno dei quali riservato al Comandante, due motobarche, due motolance, quattro palischermi a vela e a remi utilizzati per l'addestramento degli allievi, e la baleniera, anch'essa a remi e a vela, tradizionalmente riservata al comandante con un armo di soli ufficiali. Il motto della Vespucci è "Non chi comincia ma quel che persevera", assegnato nel 1978. Originariamente era "Per la Patria e per il Re" (già appartenuto allla precedente imbarcazione che portava il nome del navigatore fiorentino) sostituito una prima volta, dopo la seconda Guerra mondiale, con "Saldi nella furia dei venti e degli eventi" e infine con quello attuale.