Dopo l’ultima edizione del 2019, torna, finalmente il concertone di Radio Italia sul prato del Foro Italico di Palermo. Dal 2012 si tratta dell’appuntamento musicale live e gratuito più atteso dell’anno: Radio Italia live-Il concerto.
Il concertone di Radio Italia a Palermo si svolgerà il prossimo venerdì 30 giugno 2023. La data si aggiunge a quella già annunciata di Milano, sabato 20 maggio 2023. I nomi dei cantanti saranno comunicati in un secondo momento.
“È un grande piacere poter tornare a Palermo con Radio Italia Live – Il Concerto: i ricordi delle precedenti edizioni (2017 e 2019, ndr) sono rimasti impressi nei nostri cuori e nelle nostre menti in questi anni, quindi poter riportare la grande musica italiana dal vivo al Foro Italico è una grande gioia che siamo certi sarà condivisa dal numerosissimo pubblico presente il 30 di giugno. Un ringraziamento particolare al sindaco Roberto Lagalla e a tutti i suoi collaboratori che hanno agevolato la possibilità di realizzare nuovamente un evento così imponente e impegnativo. Ci vediamo a Palermo alla fine di giugno. Non devono mancare le arancine!”, ha detto Mario Volanti, editore e presidente Radio Italia.
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha aggiunto: “Come hanno dimostrato gli spettacoli e i concerti della scorsa estate e la loro grande partecipazione di pubblico, Palermo ha voglia di grandi eventi e il ritorno del Radio Italia Live – Il Concerto al Foro Italico, il prossimo 30 giugno, è una bellissima notizia per la città. Negli ultimi mesi il canale aperto tra l’amministrazione e Radio Italia ha prodotto proficue interlocuzioni che hanno portato all’organizzazione di questo grande appuntamento musicale a livello nazionale che porterà sul palco del Foro Italico alcuni tra i principali artisti del panorama della musica italiana. Anche l’annuncio delle tre date di ottobre al Velodromo, dove si esibirà Claudio Baglioni, testimonia l’impegno che l’Amministrazione sta mettendo in campo per restituire alla città gli importanti spettacoli e artisti che merita, mettendo a disposizione spazi e strutture chiusi per troppi anni agli spettacoli”.