Se siete siciliani o comunque conoscete la Sicilia, allora avrete sicuramente usato o sentito dire almeno una volta l’espressione “Abbagnarici ‘u pani“, letteralmente “Inzupparci il pane“. La lingua siciliana, in molti casi, vive di ambiguità, muovendosi tra metafore e significati che a volte possono anche essere contrastanti. Un po’ come la natura variegata di tutta l’isola, anche la sua lingua ne esprime le infinite sfumature.
Così, anche una semplice frase come “Abbagnarici ‘u pani”, può essere usata in due occasioni diverse. Il primo significato, infatti, è legato a un’occasione in cui si trae piacere, quello stesso piacere che si prova da un punto di vista alimentare, quando si fa la scarpetta nel sugo o in un intingolo.
Il secondo significato, invece, si discosta da quello che abbiamo appena illustrato, perché va inteso come “girare il coltello nella piaga“, cioè trarre giovamento a scapito altrui. Basandosi su questa accezione, il pane si intinge nel piatto altrui, quindi comunque si fa qualcosa che, pur provocando un piacere personale, non lo provoca agli altri.
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