Abbazia di Santa Maria di Mili, tesoro custodito dai Peloritani
- A Mili San Pietro, in provincia di Messina, c’è una tra le più antiche testimonianze dell’architettura religiosa normanna in Sicilia.
- Chiesa e annesso monastero si trovano sulla riva sinistra del torrente Mili, nei pressi del centro abitato.
- Il colpo d’occhio è spettacolare: l’edificio è nascosto dal verde dei Peloritani.
Il viaggio alla scoperta della Sicilia ci porta oggi in un complesso monastico davvero unico nel suo genere. Siamo sulla riva sinistra del torrente Mili, nei pressi di Mili San Pietro (Messina): qui si trova la chiesa normanna più antica della Sicilia. L’abbazia di Santa Maria di Mili venne fatta edificare intorno al 1090 dal Gran Conte Ruggero I di Sicilia, che vi fece seppellire, nel 1092, il figlio Giacomo, morto in battaglia. Lo stesso Ruggero la affidò ai monaci basiliani, guidati dall’abate Michele, il primo abate del monastero. È probabile che la chiesa sia sorta sul luogo di un precedente cenobio di epoca bizantina.
L’importanza della chiesa e dell’abbazia
Ad abitare il monastero di Santa Maria di Mili furono all’inizio i monaci cattolici di rito greco, detti “basiliani”. Trascorrevano le loro giornate tra momenti di preghiera, lavori agricoli nelle campagne e copiando testi antichi. L’abbazia fu tra le più importanti della Sicilia Medievale. Conobbe grandi periodi di splendore e decadenza, che si alternarono fino al 1541, anno della cessione, ad opera di Carlo V, al neocostituito Grande Ospedale di Messina. Nel 1866, in seguito all’emanazione delle leggi eversive dello Stato unitario, il monastero e la chiesa furono incamerati dal Demanio; il monastero fu venduto a privati, mentre la chiesa è tuttora patrimonio del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’interno.
All’abbazia di Santa Maria di Mili e all’abbazia si accede attraverso una scalinata che dalla strada provinciale 38 porta al torrente Mili. Già da qui si gode una vista spettacolare, con il complesso immerso nel verde degli agrumeti. L’ingresso è di epoca barocca, con un arco sormontato dallo stemma dei basiliani e una finta balconata, che si apre sul maestoso muro di cinta. Dopo l’ingresso, vi è un primo cortile interno e, sulla sinistra, vi è la chiesetta. Questa ha proporzioni modeste. La facciata esterna ha un coronamento in stile barocco, con due pinnacoli ai lati e un prezioso portone cinquecentesco in legno, incorniciato da un portale marmoreo.
Le attuali condizioni statiche dell’abbazia di Santa Maria di Mili non consentono una visita all’intero monumento, ma il suo valore risalta già all’esterno, con i caratteristici archi intrecciati, l’abside centrale decorata e le rotonde cupole di matrice islamica.
Foto di Carmelo Romeo