Venduta la prima casa a 1 euro a Troina. Si tratta della cosiddetta “Casa della bambola” e, ad aggiudicarsela, sono state due giovani sorelle siciliane. Roberta e Renata, questi i loro nomi, vorrebbero realizzare una struttura ricettiva.
Entra ufficialmente nel vivo l’operazione “Casa a 1 euro nel borgo di Troina“. L’atto d’acquisto del primo degli immobili in vendita a prezzo simbolico, infatti, è stato siglato. La “Casa della bambola“, nell’antico quartiere di Santa Lucia, è andata a due sorelle siciliane, che risiedono a Catenanuova e Padova. Il progetto è dedicarla alla ricettività turistica.
L’amministrazione comunale ha lanciato l’iniziativa nel 2020, per recuperare gli immobili disabitati e ripopolare gli antichi quartieri medievali. Troina vanta una storia molto antica: è stata la prima capitale normanna della Sicilia e fa parte dei Borghi più Belli d’Italia. Grazie a questo progetto, si può acquistare una casa a prezzo simbolico, impegnandosi a ristrutturarla e seguendo le regole stabilite dal Comune.
Gli acquirenti, ad esempio, devono: stipulare l’atto d’acquisto e sostenere tutte le spese per la redazione dell’atto di cessione; predisporre un progetto di ristrutturazione e recupero; iniziare i lavori entro due anni dalla data d’acquisto.
Nel 2021 le richieste pervenute sono state circa 16mila, provenienti da tutto il mondo. Sono arrivate proposte dagli Stati Uniti alla Lituania, dal Nepal a Malta, dal Canada alla Svezia. Centinaia di persone hanno visitato il borgo con l’aiuto del team dedicato all’iniziativa delle case a 1 euro e delle agenzie immobiliari che operano sul territorio.
Sempre nel 2021, diversi stranieri provenienti dagli Stati Uniti e Malta hanno già acquistato immobili nel centro storico della città, mentre altri sono in trattativa o in attesa di stipulare l’atto di acquisto.
«Vedere migliaia di stranieri interessati a investire a Troina e a valorizzare il nostro centro storico è motivo di grande gioia – dice il sindaco, Fabio Venezia. Aprire le nostre case ormai chiuse da tempo, rivitalizzare gli antichi quartieri, contaminare la nostra comunità con persone che provengono da ogni parte del mondo è una sfida avvincente».