La Corte d'appello ha condannato i titolari della società Calanica che gestiva il lido balneare Addaura Reef di Palermo. Un anno e mezzo ciascuno di carcere sono stati inflitti a Daniele Di Gregoli e Corrado Caronna. Così come in primo grado, ha retto l'ipotesi di truffa ai danni della Regione, ma è caduto il reato di false fatturazioni. Era già stato dichiarato prescritto, invece, quello di abuso d'ufficio che veniva contestato in concorso con alcuni burocrati comunali.
L'inchiesta, racconta "LiveSicilia", partì da un esposto anonimo. Sarebbe emerso che il Comune assegnò all'Addaura Reef la concessione dell'area di punta Priolo senza gara pubblica. Inoltre Di Gregoli e Caronna avrebbero usato per fini propri e non per la bonifica delle coste i 228mila euro avuti dai fondi Por regionali.
Gli imputati hanno sempre sostenuto che tutto si era svolto nel rispetto della legalità. Anzi, la Calanica si era accollata spese maggiori e non previste per la bonifica e il recupero di un tratto di costa dell'Addaura in stato di abbandono. Nel giugno scorso, con una sentenza che aveva ribaltato l'assoluzione di primo grado, la sezione d'appello della Corte dei Conti aveva condannato Di Gregoli e Caronna a restituire i 228 mila euro del finanziamento. Già annunciato il ricorso in Cassazione contro la condanna penale.