Un nuovo aeroporto che rilanci lo sviluppo economico e turistico della Sicilia orientale, dedicato a traffico passeggeri, ma soprattutto a traffico mercantile. È il progetto dell’Aeroporto del Mediterraneo, presentato dalla Sciara Holding questa settimana, in occasione della Commissione Ponte sullo Stretto che si è tenuta a Messina. Secondo quanto riporta qds.it, l’idea è realizzarlo con un’operazione di project financing. La redazione dei vari elaborati è stata affidata alla società d’ingegneria Sistemi srl.
Sono intervenuti a Messina l’avvocato Roberto Di Pietro, coordinatore generale del project finance dell’aeroporto del Mediterraneo, il dottor Fabio Bertolotti, CEO della business unit della Sciara Holding, l’ingegnere Lino Maio, team manager per la progettazione dello scalo aeroportuale, e il dottor Piero Benvenuto, altro componente della business unit, esperto in presentazione delle istante di certificazione aeroportuali.
L’Aeroporto del Mediterraneo dovrebbe sorgere tra Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto, la stessa area interessata da un altro progetto di cui si è parlato molto, quello dell’aeroporto del Mela. Come si legge su TempoStretto.it, Di Pietro ha spiegato: “Si parla di un aeroporto intercontinentale. Abbiamo almeno 3 aeroporti vicini, Reggio e Lamezia che svolgono voli prevalentemente nazionali, e quello di Catania che è un grosso scalo internazionale. Questo vuole essere intercontinentale per collegare Messina a tutti e cinque i continenti. Non è il solito aeroporto che si vuole proporre, per questo anche l’Enac è molto attenta. Noi vogliamo occuparci di traffico passeggeri ma soprattutto di traffico mercantile”.
Quindi Bertolotti ha aggiunto: “Non chiediamo soldi allo Stato, alla Provincia, alla Regione, ma li mettiamo noi tramite le nostre capitalizzazioni e i partner che scegliamo quando ci servono. Per l’aeroporto stimiamo circa 800 milioni, ma metteremo da subito 1 miliardo. (…). Per il progetto abbiamo coinvolto ingegneri, architetti e geometri del luogo perché chi vive un territorio lo conosce, non si può fare un progetto a distanza. Bisogna cercare i migliori sul posto”.
E ancora: “Il nostro aeroporto non si baserà però prevalentemente sul turismo, ma lo diventerà. Le merci sono invece fondamentali: Messina è il cuore del Mediterraneo. (…). Abbiamo già visto un’area e sottoscritto un preliminare: da lì riusciremmo a creare quadrimodalità, vuol dire trasporti aerei, navali, gommati e ferroviari, che per le merci è fondamentale. Perché nel cuore del Mediterraneo avremmo quattro modi per spostare le merci in un’area in cui passa il 30 per cento delle merci mondiale. Un numero impressionante”.
E, infine: “Il vero indotto dell’aeroporto sarà creare lavoro e far restare qui i giovani, prima ancora del turismo. E tra le altre strutture ci sarebbero la scuola di volo con i simulatori, un centro congressi, un eliporto per la prevenzione antincendio. Abbiamo stimato circa 100mila posti di lavoro tra noi e tutto il resto”. Foto Freepik.