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Pronta la prima edizione del festival “Al Riso C’è Rosa”, un evento artistico-culturale pensato dal M° Francesco Panasci, direttore artistico dell’associazione ECU, e promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo. Il festival si terrà nell’atrio di Palazzo Belmonte Riso dal 21 settembre al 19 ottobre 2024, con un programma di cinque appuntamenti musico-culturali, tutti dedicati a Santa Rosalia, la patrona della città, nell’ambito del 400° anno giubilare Rosaliano.

Il festival, fa parte dei progetti collaterali del 400º Festino di Santa Rosalia, punta a celebrare la Santuzza attraverso una serie di eventi che spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale di Palermo e promuovere l’inclusione sociale e culturale. Le performance artistiche racconteranno la storia di Santa Rosalia e il suo legame con la città, contribuendo a promuovere l’immagine di Palermo e a favorire l’incoming turistico.

“Con il festival ‘Al Riso c’è Rosa’,  – dice Francesco Panasci, direttore artistico – abbiamo voluto creare un percorso culturale che celebra non solo la nostra amata Santuzza, ma anche l’essenza più autentica di Palermo. Attraverso la musica e l’arte, desideriamo offrire alla città momenti di riflessione, condivisione e spiritualità, rendendo omaggio a una figura che rappresenta non solo la devozione religiosa, ma anche il patrimonio culturale che ci unisce. Ogni appuntamento del festival sarà un’opportunità per riscoprire la nostra identità e far emergere le voci e le tradizioni che da secoli animano Palermo.”

Il programma

Il primo appuntamento è il 21 settembre 2024 alle ore 21.00, sarà il concerto “Devote alla Santa dal Canto nelle Due Sicilie”. Un progetto originale che vedrà esibirsi Alba Cavallaro (voce), Toto Ferraro (oboe e corno inglese), Giorgio Gasbarro (violoncello), Francesco Maria Martorana (chitarra e decacordo) e Giuseppina Cascio (pianoforte). Il concerto proporrà canti popolari del Regno delle Due Sicilie, con particolare attenzione ai canti che evocano la sacralità dell’epoca.

Il secondo appuntamento, il 22 settembre 2024, sarà “Rosa, Rosalia Patrona di pace”, un progetto ideato dal M° Francesco Panasci. Il concerto vedrà la partecipazione di un ensemble di professori d’orchestra e un soprano, con parti recitate che evocheranno la figura di Santa Rosalia. Il Maestro Salvatore Ferraro coordinerà l’ensemble, mentre la direzione musicale sarà affidata a Francesco Panasci.

Il terzo evento, “Classic Brio: Eterna Rosalia”, si terrà il 5 ottobre 2024 alle 21.00. Il Trio Mulè, formato da Giuseppina Cascio (pianoforte), Mariangela Lampasona (violino) e Sabrina Colajanni (violoncello), eseguirà opere di compositori siciliani contemporanei come G. Cuticchio, G. Lampasona, R. Mascellino, A. Ferrante e S. Scinaldi.

Il quarto appuntamento, “È una rosa… Rosalia”, si terrà il 12 ottobre 2024, con Marianna Costantino (voce), Pierpaolo Petta (fisarmonica), Francesco Rabboni (contrabbasso) e Fausto Riccobono (batteria). Il concerto si aprirà con l’esecuzione del brano “È una rosa, Rosalia”, composto da Mario Modestini e rivisitato per l’occasione. Seguiranno brani di autori siciliani, come “Vergine di Marettimo” e “Cu ti lu dissi” di Rosa Balistreri.

Il festival si concluderà il 19 ottobre 2024 con “Ecu Classic Ensemble: Songs for Rosa”, un progetto musicale diretto dal Maestro Toto Ferraro che vedrà la partecipazione di un gruppo di strumenti a fiato e un soprano. L’ensemble sarà composto da Salvatore Ferraro (oboe), Giovanni La Mattina (clarinetto), Margherita Santangelo (soprano), Antonio Lo Presti (fagotto), Tommaso Santangelo (corno) e Rose Marie Soncini (flauto).

Un omaggio a Santa Rosalia

Tutti gli eventi del festival saranno ad ingresso libero fino ad esaurimento posti e sono realizzati grazie alla partecipazione all’avviso pubblico del Comune di Palermo per le iniziative artistico-culturali in occasione del 400° Festino di Santa Rosalia.

Il festival “Al Riso C’è Rosa” rappresenta un omaggio corale a Santa Rosalia, figura amata e venerata dai palermitani. Gli artisti coinvolti e la direzione artistica vogliono celebrare la Santuzza come protettrice degli artisti palermitani, seguendo la visione di Rosalia come “Santa Cecilia” di Palermo, un faro per l’arte e la cultura della città. Un’occasione unica per immergersi nella storia e nella spiritualità di Palermo attraverso la musica e l’arte, in un contesto che celebra l’inclusione e la bellezza del patrimonio culturale cittadino.