Al via da sabato 28 luglio “Class Action”, rassegna di arte pubblica che per un mese animerà il Borgo Medievale di Carini con mostre, riflessioni sulla scienza, libri e spettacoli teatrali
È “Class Action – Come ripensare l’agire collettivo nell’età dei confini” il tema della seconda edizione del “Terravecchia Festival”, rassegna di arte pubblica organizzata dall’associazione “Nuova Carini”, in programma tutti i fine settimana dal 28 luglio al 26 agosto nello splendido Borgo Medievale di Carini, in via Terravecchia 33.
Un ricco cartellone di eventi che, nella più ampia cornice progettuale di “Borgo d’Arte – Urban Center”, darà spazio della creatività attraverso le più diverse forme espressive – teatro, musica, poesia, fotografia, pittura, incontri – pronte a dialogare grazie al contributo delle tante realtà associative e non del territorio, che hanno fatto proprio l’invito a costruire un laboratorio permanente, occasione di confronto finalizzato alla partecipazione attraverso il linguaggio artistico.
“Siamo ancora capaci di agire collettivamente? Siamo in grado di occupare un luogo, ripensarlo, renderlo vivo? Sappiamo ancora progettare insieme o siamo diventati semplici opinionisti, liberi da vincoli e responsabilità che richiedono partecipazione, impegno, passione?”. Queste le domande che si sono posti coloro che hanno pensato a questa manifestazione, dando vita a un’azione collettiva, appunto una class action, alla quale partecipare e dare il proprio contributo tutti insieme.
«Terravecchia Festival vuole essere un appuntamento di rilievo culturale per la città di Carini – spiegano gli organizzatori -, con il principale obiettivo di promuovere l’arte in tutte le sue forme, per trasformare la zona della Terravecchia, borgo medievale che circonda il castello, in polo culturale, luogo ideale di produzione e fruizione artistica. A organizzarlo è “Nuova Carini”, associazione di promozione sociale senza fini di lucro, nata nel luglio del 2015 dalla volontà del suo presidente, Giuseppe Zito, e dei soci di ripensare il proprio territorio come finestra sul mondo, luogo dell’agire. È il punto di partenza con il quale desideriamo promuovere innovazione, creatività e nuove visioni urbane, favorendo il legame tra diverse identità, presupposti ideali per portare alla luce vecchie e nuove tracce di comunità attraverso il confronto, la partecipazione, la condivisione. Ci teniamo anche a dire che la manifestazione non ha usufruito di contributi economici ed è completamente autofinanziata».
Il via alle 17.30 di sabato 28 luglio con l’inaugurazione di alcune mostre di fotografia, pittura e scultura, ma anche con i racconti di Via Terravecchia a cura di Serafino Mirko Piazzese. Sarà anche l’occasione per festeggiare tutti insieme i primi tre anni di vita dell’associazione con "Tanti auguri Nuova Carini" .
Alle 17.30 di domenica 29 si parlerà di scultura con Pietro Galati. Sabato 4 agosto, invece, sarà presentato il libro "Inventario per il macellaio” di Nicola Grato (edizioni “Interno Poesia”), mentre domenica 5, sempre alle 17.30, protagonista sarà la poesia con alcune performance che animeranno le vie di Carini, guidate da Nicola Grato.
Sarà un mese di agosto, i cui fine settimana non lasceranno tempo e modo di annoiarsi ma saranno pieni di iniziative e momenti artistici e culturali unici. Come lo spettacolo teatrale, in programma alle 17.30 sabato 11 nel Borgo e alle 21.30 di domenica 12 nella Terrazza del Castello di Carini, “O Megalomén” di e con Vincenzo Mercurio. Una produzione del Teatro Proskenion e dell’associazione “Nuova Carini” con l’intervento di Luca De Simone.
Ecco, poi, “Repubblica di arti applicate e vite disarticolate”, special guest Mariangela Berazzi e Bruno Ingargiola (sabato 18 agosto), quindi “Urban Center. Progetti di riqualificazione urbana”, domenica 19, con Claudio Mannino, Raffaele Turtula e Giuseppe Zito. Special Guest nuovamente Mariangela Berazzi.
Spazio alla scienza con “Chiudiamo i buchi neri: Class action e teoria della relatività, per una coSCIENZA di classe” con Serafino Mirko Piazzese (sabato 25 agosto), per chiudere in grande alle 17.30 di domenica 26 agosto con “25 impronte al secondo”, produzioni video dell'associazione “Nuova Carini”.
Le mostre che si potranno visitare durante le giornate del “Terravecchia Festival”, nelle casette di via Terravecchia, sono quelle di: fotografia (Blu Salvo Cracchiolo; Daniele D'Antonio: “M.I.M.B.Y.#4 – Maybe In My BackYard. Drones”; Marco Petrino: “Tipi da Spiaggia”; Giuseppe Zito: “Class Action”; pittura e disegno (Vincenzo Fiorito: “I am not like you”; Nazar Di Giorgio; Vincenza Libonati; Raffaele Turtula; Giuseppe Zito: “Class Action”; scultura: Pietro Galati.