Inizierà domani, venerdì 8 luglio, alle 21 Lampedus’amore – Premio giornalistico internazionale Cristiana Matano, ideato e diretto da Filippo Mulè, presidente dell’Associazione Occhiblu Onlus, la cui settima edizione è in programma a Lampedusa fino al 10 luglio.
Come sempre tre giorni densi di ospiti, un programma di qualità, ricco e vario con appuntamenti di spettacolo ma anche di riflessione, per ricordare Cristiana, la giornalista prematuramente scomparsa nel 2015 che a Lampedusa ha scelto di riposare.
Domani sera sarà la giornalista Marina Turco (TGS) a presentare la cerimonia di apertura con la proiezione del video-ricordo di Cristiana Matano, alla presenza di personalità e autorità istituzionali. La prima serata è quella, per tradizione, dedicata al teatro: quest’anno il palco sarà “occupato” dalla storia, tristemente contemporanea, di Enaiatollah Akbari, un bambino afghano di etnia hazara (avversa ai talebani) costretto a barattare la propria innocenza in cambio della sopravvivenza: “Nel mare ci sono i coccodrilli” è tratto da uno dei libri più commoventi comparsi negli ultimi anni, il best seller di Fabio Geda tradotto in 31 paesi, ormai un classico del teatro, nella toccante interpretazione di Paolo Briguglia. Una riflessione attualissima sulle immigrazioni, dolorose e pericolose in tutti i tempi. Una grande lezione sulla speranza e sull’umanità.
“Ho incrociato la storia di Enayat – racconta Briguglia – quando la Emons mi propose di realizzare per il loro catalogo, l’audiolibro dal romanzo. Rimasi folgorato dalla vicenda di questo bambino che all’epoca dei fatti che racconta era davvero piccolo e a lungo ho pensato che solo l’incoscienza della sua età potesse averlo salvato dalla consapevolezza dell’orrore che tutta questa storia porta con sé. Storia che curiosamente si conclude con un lieto fine e con una parabola di integrazione che ancora rappresenta un fatto raro nel nostro Paese, così pigro a riconoscere diritti e rivendicazioni legittime in battaglie di civiltà. Ho portato ‘la storia vera di Akbari’ in teatro per quasi 11 anni con differenti messe in scena. Non dimentico le due settimane di “tutto esaurito” al Teatro Franco Parenti di Milano. Il tema è sempre attuale ed è sorprendente vedere come anche in questo allestimento semplice in forma di monologo accompagnato da suoni registrati, il miracolo del connubio tra l’esperienza di Enayat e la penna di Geda, dia le stesse emozioni di sempre. Sono felice di portare questo spettacolo tra i lampedusani, massimi esperti al mondo di migrazioni e di partecipare a una manifestazione come Lampedus’amore per quell’atmosfera di amore per il lavoro, il luogo e il tema, in occasione del Premio giornalistico internazionale dedicato a Cristiana Matano. L’isola di Lampedusa è un vero avamposto di accoglienza, un approdo di speranza, un posto che prova ancora a pensare agli uomini, senza chiamarli clandestini”.
Sabato 9 ci penserà Daniele Silvestri con la sua musica a coinvolgere il pubblico, mentre domenica 10, dopo il convegno mattutino nella sala convegni dell’aeroporto, la serata conclusiva con la premiazione dei vincitori, la musica della coppia di violinisti ucraino-russa Oleksandr Semchuk e Ksenia Milas, e la comicità del cabarettista e imitatore Leonardo Fiaschi.
In occasione di “Lampedus’amore”, la prevenzione oncologia itinerante dell’ASP di Palermo farà tappa alle Pelagie da oggi 7 luglio al 9: i camper degli screening saranno in via Roma per esami e visita gratuite
Lampedus’Amore-Premio giornalistico internazionale Cristiana Matano è ideato e diretto da Filippo Mulè, presidente dell’Associazione Occhiblu Onlus, ed è patrocinata dal Parlamento Europeo, dalla Regione Siciliana (Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo), dall’Assemblea Regionale Siciliana, dal Comune di Lampedusa, dall’Agenzia Nazionale del Turismo, dall’Ordine nazionale dei Giornalisti, dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, dalla Federazione Nazionale della Stampa, dall’Assostampa Sicilia e Palermo e dall’Ussi.