La pianta affascinante che cresce in Sicilia
- Albero del Drago, in Sicilia gli esemplari della pianta monumentale.
- Ecco dove si trova e perché, secondo alcuni, è magico.
- Da oltre 2 millenni è un elemento imprescindibile del paesaggio siculo.
Si dice che in Sicilia non ci manchi proprio nulla e, effettivamente, basta fare un giro nella nostra Isola per rendersi conto della varietà di elementi (soprattutto naturali) che vi si possono trovare. Pensate che, in più di una delle nostre città, potete anche imbattervi in un Albero del Drago. Una pianta di antiche e lontane origini, leggendaria, legata a storie di divinità, mostri ed eroi. Si narra la pianta ebbe origine dal serpente con cento teste Ladone, protettore dell’albero dei pomi d’oro nel giardino delle Esperidi. Ercole, durante la sua undicesima fatica, uccise il serpente con una freccia. Da una ferita zampillò del sangue da cui nacque un albero di Dracæna draco (dal greco «drakaina», da drakon, dragone).
Albero del Drago, una pianta mitica
Vedendo la sua chioma, non si può pensare a mondi lontani e mitologici. L’esemplare più antico si trova a Tenerife e si chiama “El drago milenario”: così prezioso, da essere oggetto di culto da parte dei Guanci, che abitavano le Canarie prima della conquista spagnola. Sono davvero molti i motivi che rendono speciale questo albero. Scopriamoli insieme.
Questa pianta gigantesca non consente di verificare la sua età, perché all’interno non ha anelli di accrescimento. Secerne una resina che diventa subito rossa: per gli antichi era “sangue di drago” e si commercializzava a costi molto elevati. Per i maghi, gli alchimisti e i guaritori era un vero tesoro, ritenuto portentoso. Serviva a curare emorragie, ferite, piaghe e lebbra. Si pensava, infatti, che il sangue di un drago potesse fortificare quello umano. La resina dell’Albero del Drago, inoltre, veniva impiegata per tingere stoffe e oggetti e riusciva anche a combattere la ruggine. Insomma, era proprio un toccasana miracoloso.
Pensate che con questa resina si tingevano anche violini e liuti. Al giorno d’oggi, ovviamente, le proprietà magiche rimangono un folkloristico retaggio della storia di questo albero. La pianta è molto robusta e di facile coltivazione. I semi germinano in tre/quattro settimane, in modo molto lento. Dato che non necessita di molta acqua, ha trovato in Sicilia un’ottima casa. Nella nostra regione ce ne sono ben 7 identificati come “alberi monumentali“. Si trovano a Catania, Messina e Palermo. Foto: zoetnet – Licenza.