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Giorno 13 maggio alle ore 17.00, in occasione della “Settimana delle Culture” verrà inaugurata la mostra che vedrà come protagonista il “Muzzuni”, ovvero l’oggetto simbolo del rito pagano più antico d’Italia, al quale il comune di Alcara Li Fusi dedica ogni anno una importante e ricca festa.

Infatti, dal 16 maggio al 31 ottobre, Alcara Li Fusi sarà tra i protagonisti di “I FOOD. Cibo e feste in Sicilia”, la nuova mostra di I WORLD a Palazzo Bonocore, il settecentesco palazzo che si affaccia su Piazza Pretoria, a Palermo.

Alcara Li Fusi si proietta così verso una promozione turistica sempre più attenta ed efficace e servirà da trampolino di lancio per la festa che si svolgerà in Paese il 24 giugno. Contestualmente verrà proiettato un video che narra l’evoluzione storica di questa grande festa che richiama turisti da ogni angolo d’Italia.

Anche a Palermo quindi si potrà godere delle pizzare colorate e degli addobbi che compongono il “Muzzuni”, un oggetto nato come simbolo di fertilità e auspicio per un buon raccolto: questo è un modo per far conoscere sempre di più, e ad un pubblico più numeroso, il significato ancestrale di questa festa ed il suo territorio di appartenenza.

“Quella di Palermo – affermano il sindaco Nicola Vaneria e l’assessore al Turismo Fabio Zaiti – è una grande vetrina che ci mette insieme alle più belle realtà presenti in Sicilia. La location di Palazzo Bonocore e l’importanza di questa mostra saranno un ulteriore volano turistico di questo percorso virtuoso che il paese ha intrapreso”.

Ma in cosa consiste questa festa del Muzzuni, conosciuta come la festa più antica d’Italia?

Vincenzo Consolo nel suo “Il sorriso dell’ignoto marinaio” cosi ricordava: “Ventiquattro di Giugno, San Giovanni. Era per gli Alcaresi la festa del “Muzzuni” e festeggiar soleano nei quartieri quelle piccole brocche e i germogli con canti e danze fino a notte alta. Si scioglievano allor le inimicizie, si intrecciavano gli amori ed i comparaggi”.

Antonino Buttitta parlando della festa più antica d’Italia, dichiara: “Questa del Muzzuni non è altro che il fossile vivente di un’antica civilità scomparsa definitivamente da tutto il bacino del Mediterraneo ed è una fortuna che Alcara conservi, nello scrigno della sua storia, questi riti pagani, perchè sono il documento vivente della nostra radice umana e culturale”.

La festa del “Muzzuni” di Alcara li Fusi si pone, dunque, come espressione della storia e della cultura della comunità che, nel giorno del solstizio d’estate, il 24 Giugno, emerge in tutta la sua interezza come un documento umano, testimone della vera identità di un popolo. Identità che affonda le proprie radici nei culti pagani dell’antica civiltà greca: essa è, infatti, un rito propiziatorio offerto alle divinità della natura, Demetra, Dioniso, Adone per augurare la fertilità della terra e l’abbondanza dei suoi frutti.

Questa festa è riuscita miracolosamente a sopravvivere fino ai giorni nostri, grazie alla volontà stessa del popolo che, spontaneamente, ha perpetuato questo antico rito di religiosità pagana, fonte di promesse di fertilità e abbondanza. Un’eredità di grande importanza dunque, tramandata di generazione in generazione dai nostri padri, un bene da consegnare con cura alle nuove generazioni affinché sappiano gelosamente conservarlo e valorizzarlo: nel rito propiziatorio offerto alle divinità della natura, nella festa del “Muzzuni”, trovano riscatto quei valori che non appartengono solo alla comunità alcarese ma che, nella loro universalità, abbracciano la vera essenza dell’uomo; nell’offerta del simbolo fallico, il “muzzuni”, alla madre terra Demetra, nel grano appena falciato, nei giardini di Adone appena germogliati, si racchiude il grano misterioso della vita e della morte.

La festa, al suono di tammorre, fisarmoniche, chitarre e canti, dura fino a tarda notte e si svolge tra le suggestive viuzze di Alcara, addobbate per l’occasione con le originali e coloratissime pizzare, sulle quali sono posti anche gli attrezzi antichi per la lavorazione della terra. Attorno al Muzzuni si canta, si balla, si inneggia all’amore e alla vita, si intonano chianote e ruggere.

L’amicizia viene esaltata attraverso il “rito della cumparanza”: intrecciando i mignoli e scambiandosi “a cunfetta” si sigilla un vincolo infinito e, come il seme che cade sulla buona terra, donerà impagabili e preziosi “frutti”. Davanti ai Muzzuni si sciolgono le inimicizie e si legano "comparati", si intrecciano amori e nel cuore di tutti sboccia l'augurio di un buon raccolto, di felicità, e la speranza di un domani migliore.

RITO DEL COMPARATICO: I due che vogliono suggellare l’amicizia si scambiano “A cunfetta” (i confetti) e recitano:

Proposta: “Ppi tia jaiu n’amicizia ranni, nni facemu compari a Sanciuanni”?

Risposta: “Cu tanti piaciri”!

Poi intrecciando i mignoli recitano insieme la filastrocca:

“Iriteddu facitini amari, chi nni ficimu cumpari, ‘nzoccu avemu nni spartemu e giammai nni sciariamu; cumpari semu e cumpari arristamu, quannu veni la morti nni  lassamu”.

A corredo di questa secolare festa, il fulcro principale era, e continua ad essere anche oggi, la Musica: infatti ad animare questa festa tradizionalmente si alternavano i gruppi di cantori locali, con brani polivocali (es. "chianote" e "ruggere") eseguiti a cappella nei vari quartieri del paese in cui vi erano allestiti gli altarini sui quali veniva depositato il Muzzuni. Prevalenti erano i brani che trattavano come tema il mondo contadino e l'amore. Anche oggi la festa è animata da molti gruppi di cantori e folkloristici che allietano i tanti presenti fino a notte fonda.

Inoltre nelle serate successive, del 25 e 26 giugno, si svolgerà un festival di musica popolare, il "Muzzuni World Festival": questo evento da una caratterizzazione ed un respiro ancora più ampio alla forte e radicata tradizione musicale alcarese legata al Muzzuni e allarga gli orizzonti agli artisti nazionali ed internazionali.

In seguito pubblicheremo tutti gli appuntamenti e le informazioni più dettagliate relative al programma del weekend del 24-26 giugno 2016.

https://www.facebook.com/Comune-di-Alcara-Li-Fusi-216706918470613/?fref=ts

http://www.comune.alcaralifusi.me.it/

https://www.facebook.com/muzzuniworldfestival/

 

Antonina Vaneria

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