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Alfabeto fenicio utilizzato come codice: così scrive le sue lettere il confidente di Totò Riina

Ritrovamente indubbiamente atipico nella cella del boss Alberto Lorusso, l'uomo a cui Totò Riina avrebbe rivelato di voler organizzare un attentato contro il pm di Palermo Nino Di Matteo: lo scorso dicembre scorso, infatti, è stata rinvenuta una lettera scritta utilizzando l'alfabeto fenicio

Anche la cella di Totò Riina è stata in seguito perquisita

Nello scritto si possono leggere le parole "attentato", "papello" e "Bagarella": la scoperta è stata del tutto casuale ed è avvenuta quando i magistrati si sono recati presso il carcere di Rebibbia per interrogare Alberto Lorusso, ordinando in seguito ola perquisizione della cella. Nei giorni seguenti è stata ordinata anche una perquisizione nella cella di Totò Riina e, secondo quanto riportato dalla stampa locale, il boss avrebbe protestato, definendo l'atto "la goccia che ha fatto traboccare il vaso" e rinnovando le sue minacce al pm Di Matteo.

Luisa