Alicudi è l’isola più selvaggia delle Eolie. Una meta perfetta per le vacanze in Sicilia all’insegna di relax, paesaggi da favola, splendide spiagge e ritmi lenti. Si tratta della più occidentale dell’arcipelago eoliano, un angolo di paradiso in terra. Scopriamola insieme: cosa vedere, le spiagge di Alicudi, le curiosità, come raggiungerla e tutti i consigli per un viaggio.
Alicudi
Tra le Isole Eolie è la più occidentale e isolata. La sua forma è conica, è aspra e incontaminata, un paesaggio tipicamente mediterraneo, con muretti a secco, terrazzamenti, scorci di blu e barchette di pescatori. Quando si pensa alle vacanze in Sicilia in estate, non si può non pensare a questa isoletta piccola e speciale.
L’isola di Alicudi ha una superficie di 5 km² e i suoi abitanti sono circa un centinaio. Il piccolo porto è il principale centro abitato e vi trovano qualche bottega con generi di prima necessità e le Poste. La movida è lontana, ma non se ne sente affatto la mancanza: il mare e la natura circostante sono tutto ciò di cui si ha bisogno.
Se vi state chiedendo come girare ad Alicudi, la risposta è semplice. Non ci sono né macchine né motorini, ci si sposta a piedi o, al massimo, a dorso d’asino. Il fascino di quest’isola sta proprio nella sua vita essenziale, in sintonia con la natura. Le antiche mulattiere portano sulla cima del vulcano spento, i tramonti rimangono nel cuore e le rocce aspre si tuffano nel mare.
Il borgo di Alicudi è composto da cinque piccole frazioni sparse sull’isola. Alicudi Porto è la principale contrada, con gli unici due negozi di generi alimentari di tutta l’isola e l’ufficio postale. Le altre frazioni sono: Contrada Tonna, San Bartolo con l’omonima chiesetta, Contrada Pianicello, che ospita una comunità tedesca, e Contrada Sgurbio, con appena cinque case.
Come raggiungere l’isola di Alicudi
Per arrivare ad Alicudi, si può prendere un traghetto o un aliscafo da Messina, Milazzo o Napoli, oltre che dalle altre Isole Eolie. Dato che gode di un clima temperato, tipico del Mediterraneo, gli inverni sono miti e le stati calde e soleggiate. A mitigare l’afa, ci pensa una piacevole brezza.
Il periodo migliore per visitarla è l’estate, ma è anche il periodo più affollato. Una visita fuori stagione è molto affascinante, per scoprire l’isola in modo autentico e particolare. Prima di prenotare le vacanze ad Alicudi, può esservi utile sapere che il 24 agosto si celebra la festa di San Bartolomeo, protettore delle Eolie.
Cosa vedere
Se non siete alla ricerca della vita mondana tipica di Panarea o dell’affascinante trambusto di Lipari, avete trovato ciò che fa per voi. Potete esplorare l’isola di Alicudi a piedi, seguendo un itinerario lungo circa 4 chilometri e mezzo. Vi serviranno un po’ di ore, ma ne vale davvero la pena. Partite dal Porto di Alicudi e inoltratevi in salita, tra le case del borgo, lungo scalette ripide. Raggiungete la Chiesa del Carmine, con un insolito campanile separato dall’edificio.
Percorrendo il percorso segnalato, si scoprono bellissimi panorami sul mare e sul borgo. In circa 20 minuti si arriva alla Chiesa di San Bartolo, costruita nel 1821, sui resti di un edificio del Settecento. Dal sagrato, potete vedere Filicudi e Salina.
Superata la cisterna, proprio alle spalle della Chiesa, dovete imboccare il sentiero sulla sinistra, che vi porta a Contrada Montagna. Questa, un tempo, era la parte più popolata dell’isola, ma oggi è abbandonata. La sua posizione la rendeva un punto per controllare l’arrivo di eventuali attacchi dal mare ed era vicina agli unici campi coltivabili.
Proseguendo lungo un sentiero delimitato da muretti a secco e passando attraverso costruzioni in pietra, si arriva al bordo di una falesia, sulla costa occidentale, che apre la vista sullo scoglio Galera.
Per raggiungere il punto più alto di Alicudi, è necessario tornare indietro, al pianoro di Montagnole e salire fino alla vetta. Camminando, si vede il Timpone delle Femmine. Si tratta di fenditure nella roccia, usate anticamente dalle donne come rifugio durante le incursioni dei pirati.
Da qui si arriva al Filo dell’Arpa, punto più alto dell’isola (675 metri). È il cono di un vulcano spento, cui si arriva da ripidi scalini, che si inabissa per oltre 1500 metri, nelle profondità del mar Tirreno. Deve il nome alla poiana, chiamata “arpa” in siciliano.
Proseguite, ancora, lungo il sentiero in discesa, verso la Contrada Pianicello. Passate accanto alla Cappella di San Giuseppe e tornate al porto. I più esperti possono anche percorrere altri itinerari, indicati con cartelli di vario colore. Ci sono strette mulattiere lastricate e antichi sentieri, da cui raggiungere le altre contrade e la vallata, in cui un tempo colava la lava del vulcano.
Per godere di un tramonto spettacolare, raggiungete la casetta abbandonata situata alla fine di un sentiero a mezza costa, che comincia sopra Contrada Tonna. Vi troverete solo il rudere e i terrazzamenti delle antiche coltivazioni, ma è guardando in mare, che avrete un vero tuffo al cuore.
Spiagge più belle di Alicudi
Non ci sono grandi spiagge ad Alicudi, né spiagge attrezzate, dato che lo coste sono prevalentemente alte e costellate da grotte vulcaniche. Ci sono solo due spiaggette libere, di cui una raggiungibile via terra. Raggiungerete il mare attraverso calette rocciose, aspri scogli e sentieri immersi tra fichi d’India, piante di agave e piante di capperi.
Noleggiando una barca, potete raggiungere anche tutti gli altri punti in cui fare il bagno. L’unica spiaggia che si può raggiungere facilmente, è la Spiaggia di Alicudi Porto. Si tratta di una lunga distesa di sassi scuri, che corre lungo l’abitato e si estende ai due lati del porto. La parte più lunga, ma anche la più stretta, è quella a Sud, dove si trova lo Scoglio della Palomba, cioè un grande arco di roccia.
Verso la fine della spiaggia, gli scogli come il Perciato creano un po’ di atmosfera. Ai piedi dell’omonima contrada, c’è la Spiaggia di Bazzina, con fondali bassi, acqua cristallina e un paesaggio meraviglioso. Si raggiunge solo via mare o attraverso un sentiero a strapiombo sul mare, molto impegnativo e per i più esperti.
L’approdo di Palomba è ideale sia per i sub che per gli escursionisti. Le spiagge di Alicudi, minuscole e di ciottoli, sono ideali per lo snorkeling. Molto bella l’escursione allo Scoglio Galera, lungo la costa occidentale dell’isola. Dato che non ci sono lidi attrezzati, se volete trascorrere la giornata al mare, portate con voi tutto ciò che vi occorre.
Cosa mangiare, piatti tipici di Alicudi
Anche qui troverete i piatti tipici della buona cucina eoliana. Da non perdere queste pietanze: zuppa di scorfano con fettuccine, involtini di pesce, coniglio in agrodolce, polpette di pesce, pane cunzato), melanzane ripiene, secondi a base di pesce. Per rinfrescarvi, l’ideale è la granita, accompagnata dalla brioche. Via libera anche a dolcetti di mandorle e dolcetti eoliani. Imperdibile un bicchiere di Malvasia, il vino dolce di Salina. I ristoranti di Alicudi non sono molti, ma offrono le specialità del luogo e sono un ottimo modo di trascorrere una serata.
Foto: Paul Keller – Licenza.