Alicudi e Ginostra, paradisi siciliani Covid-Free.
- Nelle due isolette siciliane non sono mai stati registrati positivi, nonostante i turisti arrivati in estate.
- Il merito è di un’attività attenta di controllo.
- Il primato delle isolette siciliane ha attirato la stampa nazionale.
A un anno dall’inizio della pandemia, Alicudi e Ginostra (piccola frazione di Stromboli), nell’arcipelago delle Eolie, sono tra i pochi luoghi al mondo a essere rimasti Covid-Free. Nonostante l’afflusso massiccio di turisti nel periodo estivo, con 3mila presenze ad Alicudi e 500 a Ginostra, qui la parola contagio non esiste. I medici dell’Usca hanno fatto i tamponi a tutti gli isolani, nell’ambito del piano di test rapidi predisposto dalla Regione Siciliana, e non hanno mai riscontrato un positivo.
I contagi alle Isole Eolie
La situazione è leggermente differente per le altre isole dell’arcipelago: Salina è stata la prima a registrare casi di Covid, legati al rientro di alcune persone residenti al Nord. Vulcano ha 2 positivi e 6 persone in quarantena. Marco Giorgianni, ai microfoni del tg Studio Aperto di Italia1, ha spiegato che si è riusciti a tenere sotto controllo la situazione grazie a grande attenzione. Complessivamente nelle sei isole del Comune di Lipari sono stati eseguiti dall’Usca circa 1500 tamponi. Le uniche a rimanere indenni dal contagio sono state proprio Alicudi e il borgo di Ginostra.
Si tratta di una notizia che sicuramente è positivo leggere, soprattutto in un periodo difficoltoso come quello che stiamo vivendo attualmente. Alicudi, con una superficie di poco più di 5 km quadrati, è la più piccola delle isole Eolie e conta un centinaio di residenti. Ci si sposta a dorso di mulo e non vi sono né presidi delle forze dell’ordine, né agenzie bancarie o sportelli bancomat. La scuola è gestita dalla maestra Teresa Perre, trasferitasi alcuni anni fa da Milano. La posizione realmente isolata crea spesso problemi, poiché quando il meteo è estremamente avverso, aliscafi e traghetti non possono attraccare. Ginostra, fino al 2004, non aveva né scali marittimi né energia elettrica. Nel periodo invernale vi abitano 40 persone tra eoliani e una colonia di tedeschi stabilitasi qui da anni, lontana però dai comfort. Il parroco, Giovanni Longo, per celebrare la messa arriva da Stromboli con un gommone.