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Continua a non piovere in Sicilia. Il febbraio del 2020 può essere archiviato come il febbraio più asciutto degli ultimi cento anni. Era accaduta la stessa cosa anche a gennaio, mese più secco dell’ultimo secolo.

I dati sono stati registrati dall’osservatorio delle acque della Regione Siciliana e sono preoccupanti, soprattutto nelle province di Palermo, Trapani e Agrigento. In questa parte della nostra Isola, per due mesi consecutivi, non ha piovuto e l’agricoltura ne ha profondamente risentito.

A fare il quadro completo è Antonio Cossentino, presidente della Cia Sicilia Occidentale.

“Siamo davanti a un quadro preoccupante, la siccità sta compromettendo le nostre colture in corso come il grano, foraggi e ortaggi. Ma ha anche bloccato il lavoro nelle vigne, dove in questo periodo si dovrebbe lavorare ai nuovi impianti. La terra è però dura, spaccata, non si può piantare nulla in questo momento, un problema che stanno vivendo anche i florovivaisti”.

In provincia di Palermo la siccità ha colpito in maniera diverse le Basse e le Alte Madonie. Nelle prime è fortemente a rischio il raccolto del grano. Chi ha fatto in tempo a piantare, ha visto germogliare le piantine che però stentano a crescere. L’unica acqua che ricevono arriva dalla brina, vista l’escursione termica di questo febbraio che ha registrato un caldo anomalo di giorno alternato a notti fredde.

Nelle Alte Madonie, qualche gelata ha compromesso pascoli e colture foraggere. Si fatica a trovare aree di pascolo che non siano spelacchiate e gli allevatori sono costretti a comprare fieno fuori stagione. Da queste parti, a preoccupare, è anche l’assenza di neve, una risorsa importante perché a rilascio ritardato: quando nei mesi primaverili calano le piogge e il sole la scioglie, l’acqua va a rifornire le sorgenti.

Gravi conseguenze, sul piano economico, si registrano nei territori tra Cerda e Sciara, per le colture di carciofi e broccoli. I laghetti sono asciutti da settimane, le aziende nei pressi dei corsi d’acqua stanno a fatica portando a compimento le colture. Per tutti gli altri si parla di perdite fino al 70% del raccolto.

Tutto secco anche in altre zone interne della provincia, nel corleonese e partinicese. Anche qui terra arida e spaccata come in un deserto. Si salva chi ha accesso alle risorse idriche.

La siccità, in provincia di Trapani, sta causando problemi soprattutto al comparto vitivinicolo. I terreni aridi e duri non permettono l’impianto delle nuove vigne. Se la siccità persisterà è probabile che la naturale crescita della pianta subirà conseguenze condizionandone la produzione.

Foto Cia

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