Arrivano nuovi fondi per la manutenzione straordinaria del porto di Pozzallo, in provincia di Ragusa. Il governo reginale, ha aggiunto altri 2 milioni di euro, portando così a quasi 5 milioni lo stanziamento complessivo.
«Era un impegno preso con la comunità ragusana – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – che da tempo aspettava la riqualificazione di un approdo strategico. Ci siamo fatti carico, così come avvenuto per altre infrastrutture della portualità dell’Isola, in alcuni casi da decenni abbandonate, della progettazione dell’intervento per restituire a cittadini e turisti un porto finalmente sicuro ed efficiente».
Il governo Musumeci, nel corso dell’ultima seduta della giunta regionale, ha deciso di destinare altri 2 milioni di euro alla manutenzione straordinaria del porto di Pozzallo, in provincia di Ragusa. In questo modo è salito a quasi 5 milioni di euro lo stanziamento complessivo, in parte già disposto nello scorso mese di dicembre.
A essersi aggiudicata la progettazione esecutiva e la direzione dei lavori è la Sigma Ingegneria di Palermo. I finanziamenti verranno utilizzati – con alcune modifiche rispetto al progetto originario, come illustrato di seguito.
Si provvederà a rifare l’impianto elettrico e di illuminazione; si ripristinerà il cassone di banchina, danneggiato dall’urto di una nave. Inclusi anche interventi sulla pavimentazione della banchina commerciale, oltre a opere di arredo portuale e all’escavazione dei fondali del Porto Piccolo.
«Dopo le diverse visite compiute a Pozzallo – evidenzia l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone – facendoci carico delle aspettative degli operatori locali, il Governo Musumeci ha varato un progetto di definitiva messa in sicurezza e ripristino della funzionalità del porto, nelle more del più grande progetto di allargamento dell’infrastruttura».
«Attraverso tale ingente stanziamento, risistemeremo servizi e pavimentazione oltre a dragare il Porto Piccolo, consentendo così a pescatori e marittimi di poter tornare a lavorare, come da impegno assunto». Foto: Mazzarò – Licenza.