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Ambiente e Turismo: la spiaggia più bella di Lipari sta scomparendo; a rischio anche i litorali più famosi di Salina e Vulcano

Nella zona a Nord-Est di Lipari c’è una spiaggia spettacolare, bianchissima; o meglio, c’era. È la nota spiaggia di pomice, che però sta scomparendo, mettendo a repentaglio il turismo.

Il Sindaco dell’isola di Lipari, Marco Giorgianni, punta al rilancio: «Tra i nostri progetti vi è il recupero della spiaggia di pomice. Abbiamo avviato l'iter per riqualificare l'area di Porticello.» altra spiaggia di pomice, caratterizzata dalla vicina presenza delle cave di Campo Bianco, presso cui si estendono fasce nere di ossidiana delle Rocche Rosse, e sono 2 milioni e mezzo gli investimenti posti in essere, per la messa in sicurezza dei torrenti che hanno inghiottito la nota spiaggia di Porto delle Genti, sempre a Lipari.

La seconda più grande delle Isole Eolie sta vivendo un momento sconfortante: è sparita la battigia a Marina Lunga e la spiaggia bianca di pomice di Papisca ha finito di esistere; ultima battuta d’arresto l’ha subita con la chiusura dell’azienda Pumex, una decina di anni fa, quel poco di pietra biancastra che ricade sui fondali oggi, è solo un residuato delle piogge, rare, che ogni tanto portano ciò che rimane della lavorazione delle cave, fino al mare.
Non altrettanto semplice è la situazione sulle altre isole e sugli altri litorali: a Salina la spiaggia de “Il Postino” è stata chiusa per caduta massi, mentre a Vulcano è scomparsa la spiaggia nera, fatta di lapilli, lava e cenere, che tanta notorietà fece guadagnare all’isolotto.

E la notizia è arrivata persino su TripAdvisor: il noto portale di recensioni turistiche del mondo, che include luoghi di intrattenimento e strutture ricettive, ma anche laghi, spiagge, montagne, è stato preso d’assalto dai turisti e dai conoscitori della zona, che anche in ottobre parlano di un fondale bellissimo e di una spiaggia spettacolare, che oggi però è solo un ricordo da cartolina.

Le cave di pomice sono ormai chiuse da dieci anni, poiché la nomina dell’isola di Lipari a “Patrimonio dell’Umanità” ha vietato che la pietra pomice, finissima, che una volta si stendeva e ammonticchiava qui e che rendeva la spiaggia come di neve, non può più essere scaricata in mare; un etichetta, quella di “Patrimonio dell’Umanità” UNESCO, che col fine di proteggere l’isola ha fatto invece per distruggerla.

È sparito dunque quel gioiello che fu reso famoso dal film “Kaos” dei Fratelli Taviani, nel 1984. Eppure nella classifica delle ’10 spiagge più belle d’Italia’ che si sono aggiudicate anche nel 2013 la nota ‘Bandiera Blu’, oltre a Capo d’Orlando, Punta Secca e Calamosche, Lipari e Vulcano sono ancora in testa.
A Lipari, l’isola più conosciuta e anche la più turistica delle Eolie, si trova infatti Canneto: questa lunga fascia di ghiaia mista a sabbia è infatti una delle più popolose; gli appassionati di snorkeling preferiscono invece Praia di Vinci, nella parte meridionale dell’isola: un paradiso di sabbia fine raggiungibile soltanto in barca.

A Nord si trova Acquacalda, selvaggia e ghiaiosa, mentre sul versante opposto si estende Valle Muria, una delle più belle dopo la Spiaggia Bianca. La sua forma allungata fornisce un panorama mozzafiato sui faraglioni di Pietra Lunga e Pietra Menalda, e allungando lo sguardo si può anche scorgere l’isolotto di Vulcano, con cui Valle Muria condivide la sabbia nera.

Autore | Enrica Bartalotta

 

 

Staff Siciliafan