I Badaboom rispondono ad Alessandra Celentano, dopo le critiche contro il ballerino Nunzio Stancampiano durante la puntata di Amici. Il video sui social fa il pieno di like e complimenti: un inno alla Sicilia e alla sua tradizione.
I Badaboom rispondo ad Alessandra Celentano
Non si placano le polemiche dopo la frase pronunciata dalla maestra di ballo Celentano nella scorsa puntata del programma Amici di Maria De Filippi. Rivolgendosi al ballerino Nunzio, che arriva dalla Sicilia, lo ha criticato per alcuni scivoloni relativi alla grammatica, facendo riferimento al fatto che parla in questo modo perché è siciliano.
Immediate le repliche, non solo sui social, ma anche da parte degli ambienti della politica e delle istituzioni. La frase ha molto fatto discutere. Adesso è arrivata anche la risposta dei Badaboom, il duo comico composto da Giuliana Di Stefano e Alessandro Aiello, entrambi sicilianissimi.
Il video fa il pieno di like
Sui loro profili social hanno pubblicato un video, sulle note di “Musica Leggerissima” di Colapesce e Dimartino, con un testo modificato per l’occasione:
«La nostra lingua è fiera, tanto che l’ha ereditata anche Dante, è proprio bellissima,
ma questo non è un mistero, colorita anche fin troppo.
Sotto questa bandiera c’è una cultura impressionante
Da Sciascia a Verga fino a Pirandello,
Camilleri e i nostri eroi, eroi davvero».
Cara Celentano, noi ti perdoniamo, ma ricordati che… “A megghiu parola è chidda ca un si rice” (fattela tradurre da Nunzio), concludono i Badaboom, facendo capire che, probabilmente, in alcuni casi, è meglio tacere. Immediata la pioggia di like e commenti carichi di complimenti e approvazione.
“Bravissimi, io sono napoletana ma adoro anche la Sicilia, terra di grande cultura”, scrive Annamaria, mentre Caterina aggiunge: “Bravissimi, siete unici, una risposta con stile ed eleganza”. Pinella scrive: “Davvero fantastici, alla signora Celentano consiglio di leggere il nostro grande maestro Camilleri”. Luana aggiunge: “Fantastici! E come diciamo noi siciliani, Pigghia e porta ‘a casa” (cioè Prendi e porta a casa, ndr).