Un gruppo di medici della Cleveland Clinic, in Ohio, avrebbe avviato le sperimentazioni per il trapianto di utero negli uomini.
"Non ci sono così tante differenze tra l'anatomia maschile e quella femminile – sostiene la dottoressa Karine Chung -. La mia ipotesi è che tra cinque, dieci anni o forse prima, anche per gli uomini sarà possibile portare a termine una gravidanza e partorire. Se è vero che le donne hanno la vascolarizzazione necessaria ad alimentare l'utero con il sangue, legamenti pelvici che permettono di supportare un utero, una vagina e la cervice uterina, per far sì che anche l'uomo possa sperimentare il parto, è possibile fissare il ramo di un grande vaso sanguigno, come l'arteria iliaca interna, all'utero trapiantato. Attraverso una terapia ormonale, inoltre, si potrebbe diminuire il testosterone e introdurre progesterone ed estrogeni necessari a preparare l'utero alla gravidanza".
La notizia, riportata da Yahoo, ha rapidamente fatto il giro del mondo, suscitando molte polemiche. "Le persone lo desiderano veramente? – si chiede il dottor Arthur Caplan, direttore di etica medica presso la NYU School of Medicine -. Non credo che il trapianto uterino per gli uomini sia una priorità, soprattutto se si considerano le scarse risorse economiche a disposizione".