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Tra un anno anche la Sicilia sarà monitorata dal Sicve, e ci saranno meno morti sulle strade

Ci vorrà tempo prima che anche in Sicilia entri in vigore il Sicve. In questi giorni il Capo della Polizia della Sicilia Occidentale, Lorenzo Ragona era a Torino per parlarne.

Fu proprio di questi giorni la notizia che Enrico Todisco, motociclista di 57 anni, si sia trovato coinvolto in un incidente mortale nei pressi di Modica, al confine con Scicli. Sembra che l’uomo, a seguito di un malore avesse perso il controllo del mezzo e sia scivolato così sul manto stradale, finendo sotto l’auto che proveniva dalla parte opposta.

Degli stessi giorni è anche la notizia di una tragedia familiare sula Ragusa-Catania; i fratelli Iemolo di 41 e 24 anni, si sono ritrovati a bordo del loro mezzo, quando è avvenuto l’impatto, ma verso due direzioni opposte. Illeso e sotto shock il più giovane, mentre non c’è stato niente da fare per il fratello più grande, che è morto sul colpo. Sembra che Vincenzo Iemolo, questo il nome della vittima, originaria di Comiso e residente a Mazzarrone, abbia invaso la corsia opposta mentre impegnava una curva.

Il Sicve, ovvero Sistema informativo per il controllo delle velocità, più comunemente conosciuto come Tutor, è un sistema informatizzato che comprende una serie di telecamere disposte strategicamente su strade urbane e autostrade. Il Capo della Polizia della Sicilia Occidentale, Lorenzo Ragona, era a Torino per parlarne con gli esperti dell’Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori (Aiscat).

Il problema è quello della prevenzione e della sicurezza. Il sistema, che potrà essere collegato alle principali stazioni di Palermo e Catania non prima di un anno, consentirebbe infatti di controllare velocità del veicolo interessato e stato del libretto di circolazione a distanza, mettendo gli altri automobilisti al riparo dai comportamenti poco prudenti o sconsiderati che alcuni adottano sulle strade.

Dall’anno di inizio della sua graduale attivazione sulla rete autostradale italiana, nel 2005, gli incidenti sono notevolmente diminuiti; in particolar modo, è stato registrato un 50% in meno di morti sulle strade, mentre è sceso del 27% il numero dei feriti.

Il discorso va a riprendere un altro discorso, già affrontato più volte in occasione di questioni simili, relativo alla tutela della vita privata dei cittadini. È davvero il Grande Fratello la soluzione alla sicurezza? Sicve è organizzato appositamente, come un Autovelox; ha dunque il solo obiettivo di interessarsi esclusivamente al comportamento (e quindi al veicolo) stradale.

Non c’è pericolo per la propria privacy, dal momento che non sono le facce a venire inquadrate dalle telecamere di servizio, bensì il tratto stradale di competenza, lo snodo, l’incrocio, e, chiaramente, eventuale assicurazione e targa dell’automezzo in questione.

Autore | Enrica Bartalotta

Staff Siciliafan