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Non tutti lo sanno, ma il mitico Antonio Albanese vanta origini siciliane. L’attore, infatti, è nato a Lecco, ma da genitori di Petralia Soprana, uno splendido borgo della provincia di Palermo. Proprio la Sicilia è tornata più volte nelle sue dichiarazioni, dimostrando che ha saputo mantenere vivo il legame con l’isola.

Le origini siciliane di Antonio Albanese

Antonio Albanese è celebre per tanti motivi: attore di talento, comico, scrittore, doppiatori e imitatore, si è fatto conoscere dal grande pubblico grazie alla sua bravura. La sua fama è ben nota, ma non tutti sanno che tra lui e la Sicilia c’è un legame speciale. I genitori, infatti, hanno origini sicule, per la precisione di Petralia Soprana, provincia di Palermo.

Sebbene sia nato a Olginate (prima provincia di Como, oggi provincia di Lecco), in Lombardia, nelle sue vene scorre sangue siciliano. E uno dei suoi film più celebri, “La fame e la sete”, è stato girato per la maggior parte sulle Madonie: “L’Italia è il più bel Paese del mondo, quindi per proprietà transitiva, Petralia è il borgo più bello del mondo“, ha detto in passato.

In un’altra intervista rilasciata a Repubblica all’inizio del 2023, ha menzionato ancora una volta la Sicilia, riportando le sue impressioni sulla bellezza di questa terra: “I siciliani hanno il teatro nel dna e non escludo che l’essere figlio di siciliani immigrati, nonostante io sia nato a Como, abbia un’influenza nella mia creatività”.

“Mi accorgo dell’incredibile predisposizione al teatro dei siciliani, quando faccio i provini per i film. La mia famiglia non viene dalla Sicilia marina, ma dall’entroterra impetuoso delle Madonie, gente molto onesta e con un grande senso del lavoro. I ritorni estivi con il treno, il suono del dialetto, l’accoglienza. Mi emoziona molto la Sicilia, ogni volta resto ammaliato dalla vegetazione e dalla dignità di un popolo che ha nella sua storia recente momenti altissimi di eleganza, come al tempo dei Florio”. “È solo colpa di pochi, di pochissimi, che coltivano l’abbandono e la noncuranza, che la Sicilia soffre”, ha concluso Antonio Albanese.

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