Un rituale che precede la cena (o la sostituisce)
- Aperitivo Siciliano: un mix di sapori e tradizione.
- Dallo street food ai pezzi, passando per le fritture di pesce, è impossibile resistere.
- Ecco perché rappresenta un’autentica esperienza del gusto.
Dopo decenni passati nel dimenticatoio, ormai da anni l’aperitivo è tornato in auge. Talmente in auge da aver sconfinato, in alcuni casi, nel terreno della cena. Un momento conviviale, da organizzare con cura o da improvvisare all’ultimo momento. Basta poco e il gioco è fatto: qualcosa da bere e, soprattutto, qualcosa da mangiare. Già, perché in barba alla natura di questo “pasto”, ormai la bevanda è quasi passata di moda: è sul cibo che si concentrano le attenzioni di tutti. Quando arriva il momento dell’aperitivo, in Sicilia, te ne accorgi subito. Sui tavolini dei locali è un trionfo di preparazioni di ogni tipo. Si va dalle classiche proposte del pre-dinner, per arrivare alle ambitissime specialità dello street food.
Aperitivo Siciliano, l’arte del gusto
L’aperitivo siciliano, soprattutto nei mercati storici, è un must cui non si può rinunciare. Panelle e crocchè, sfincione, fritturine di pesce o pezzi di rosticceria: a voi la scelta. La ciotola delle patatine in busta non la guarda più nessuno! Basta passeggiare per i centri storici delle città o anche delle cittadine per vedere un trionfo di sapori. Grandi taglieri o piccoli vassoi, ma sempre accompagnati da enormi sorrisi. I turisti rimangono stupiti, la gente del luogo ci è abituata. Che siate alla Pescheria di Catania o al Mercato del Capo di Palermo, poco cambia: certo, troverete specialità e location diverse, ma ciò che non cambia è il ripetersi di un rituale sempre identico e sempre uguale. In estate l’aperitivo si sposta in spiaggia, per ammirare il tramonto, o all’aperto, nelle piazze più iconiche. Se non siete mai stati in Sicilia – o se state pensando di organizzare qui la vostra prossima vacanza – potete essere certi di una cosa: non rimarrete mai a stomaco vuoto, e non soltanto all’ora dell’aperitivo! Foto: Francesco Maisto.