Ambiente&Animali

Torna libera Edna, la preziosa aquila di Bonelli recuperata nel Ragusano

Domenica 3 aprile è tornata a volare in un luogo libero e sicuro l’aquila Edna. L’esemplare di aquila di Bonelli aveva trascorso qualche giorno presso il Centro Recupero Animali Selvatici di Messina.

L’aquila Edna riconquista la libertà

Edna ha riconquistato la libertà nella piana di Gela. Il personale dell’Associazione MAN ha verificato il suo stato di salute e l’ha sottoposta ad alcuni accertamenti clinici.

L’aquila di Bonelli era stata trasferita al CRAS per iniziativa del Servizio 15 per il Territorio di Ragusa-Ripartizione Faunistico Venatoria. Due ispettori della Polizia Provinciale di Ragusa l’avevano prelevata presso un’azienda agricola il cui proprietario si era immediatamente attivato per il recupero dell’animale.

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Edna, nata in provincia di Agrigento nella primavera 2021, era stata dotata di trasmettitore satellitare dall’equipe mista italo spagnola del progetto LIFE ConRaSi, di cui il WWF Italia è capofila. Sulla base dei tracciati degli spostamenti dell’esemplare nei mesi scorsi, i tecnici del progetto hanno scelto la località e provveduto al suo rilascio.

La presenza dell’aquila di Bonelli in Sicilia

L’Aquila di Bonelli ha un’unica popolazione vitale in Italia, che è concentrata in Sicilia. Purtroppo questa specie è minacciata in tutto il suo areale da cambiamenti ambientali, elettrocuzione e abbattimenti. Sulla nostra Isola era spesso soggetta anche al prelievo dei pulcini e delle uova al nido, da parte di bracconieri senza scrupoli.

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Grazie alle azioni di monitoraggio e sorveglianza dell’equipe del progetto LIFE e coordinati dal WWF Italia, la popolazione siciliana dell’aquila è adesso quasi raddoppiata. Preziosa, in tal senso, la collaborazione del Gruppo Tutela Rapaci, delle Guardie Volontarie WWF e alle attività investigative ed operative dei Carabinieri Forestali.

Gli esemplari hanno mostrato degli incredibili segni di ripresa che fanno ben sperare in una permanenza stabile e duratura. Il WWF Italia, chiusa l’esperienza del progetto LIFE ConRaSi, continua l’attività a favore di questa specie in Sicilia, garantendo la sorveglianza dei nidi e il monitoraggio dei siti riproduttivi.

Il trasmettitore di cui il rapace è dotato, inviando un segnale di localizzazione GPS ogni 5 minuti, consente di studiare in modo preciso tutti i suoi spostamenti e di monitorarne anche il territorio frequentato e lo stato di salute. Sono 39 gli esemplari di aquila di Bonelli equipaggiati di trasmettitore satellitare da esperti del GREFA spagnolo e del progetto LIFE.

Redazione